La nazionale di sci alpino norvegese insieme all'azienda Kpmg ha realizzato un sostanzioso lavoro di analisi e mappatura degli impatti e le emissioni dello sci alpino agonistico, proponendo una serie concreta e molto dettagliata di azioni da intraprendere per un futuro più sostenibile di questo sport
Matteo Lanciani, portavoce del comitato “Salviamo il Lago Bianco”, che è recentemente riuscito a portare la propria battaglia di fronte al Parlamento Europeo, è l'ospite dell'ultima puntata di "Un quarto d'ora per acclimatarsi", il podcast de L'AltraMontagna che approfondisce i problemi ambientali e sociali sperimentati dalle terre alte tramite la voce di chi le vive, le affronta e le studia
Una riflessione per il giorno di Pasqua, a partire dal ricordo dell'incontro di due strani alberi: un faggio e un pino silvestre cresciuti vicinissimi, fianco a fianco, tronco a tronco, quasi come un unico organismo
Durante un’escursione vi è mai capitato di chiedervi: “chissà quali animali vivono in questa zona”? Certo incontrarli non è sempre facile, anzi, sono occasionali coincidenze.
Possiamo, tuttavia, scoprire quali animali vivono in un determinato luogo andando alla ricerca delle tracce e dei segni del loro passaggio
Non chiamarla sabbia, ha importanti effetti radiativi e climatici, durante il trasporto in atmosfera la polvere interagisce con l'inquinamento: 7 cose da sapere sulla polvere sahariana che nelle ultime ore ha raggiunto le Alpi
Il dottore forestale Riccardo Rizzetto, molto seguito sui social per i suoi ironici quanto puntuali reel e su Instagram conosciuto come "From roots to leaves", oggi ha dedicato un video alle zecche, introdotto da una necessaria premessa: "Ribadisco: non sono un medico". Ciò detto, considerata l'attendibilità delle informazioni e dei consigli riportati nel video, abbiamo deciso a nostra volta di condividere quella che Rizzetto ha definito "un'infarinatura su come comportarsi essendo (quello delle zecche) un tema 'caro' a molti"
Emanuele Rippa racconta il progetto Limit: un viaggio in bicicletta nel cuore delle Dolomiti per raccontare la crisi climatica ed altre minacce alle montagne più famose del mondo, in otto tappe per trattare otto argomenti diversi intervistando esperti ed esperte
La sabbia del Sahara ha raggiunto le Alpi occidentali, offrendo scenari singolari, per non dire "marziani" come li ha definiti la seguitissima pagina Chi ha paura del buio? "Qualcosa di suggestivo, ma non troppo raro e anzi problematico per nevi e ghiacciai"
Uno studio condotto da Muse, Lipu e Università di Milano chiarisce il ruolo ecologico delle rondini all’interno delle stalle. I risultati mostrano l’effetto che questi uccelli migratori insettivori possono avere sul tasso di attività delle mosche, loro potenziali prede, portatrici di diversi patogeni e stress per il bestiame allevato
L’Unione Internazionale per le Scienze Geologiche si è recentemente pronunciata stabilendo che l’Antropocene dal punto di vista geologico e stratigrafico non è ancora iniziato. Questa notizia non sminuisce in alcun modo gli impatti che la civiltà sta producendo sui sistemi naturali. Inevitabilmente apre però tanti interrogativi sul rapporto che la specie umana ha instaurato con i sistemi naturali. Perché non siamo pronti a riconoscere con un nome ufficiale i nostri impatti?
Questo genere di festival incarna le trasformazioni delle “nuove Alpi” nell’immaginario collettivo mondiale: l’estensione della città ad uso esclusivo di una fascia di popolazione abbiente e il rifiuto di considerare gli ambienti di alta quota un ecosistema fragile, reso ancora più fragile dalla crisi ecologica che negli ultimi anni sta mettendo a dura prova le Alpi. In questo contesto, nel 2023, è nato il movimento "Stop Tomorrowland Alpe d'Huez" per sensibilizzare sulle ricadute di questo tipo di eventi in alta quota
Un nuovo interessante studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Dendrochronologia, ha indagato le popolazioni di abete bianco del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano. I risultati sono un prezioso contributo per incrementare la resilienza delle foreste alla crisi climatica: gli abeti bianchi d'Appennino, caratterizzati da una straordinaria variabilità genetica, potrebbero rappresentare un'assicurazione per la conservazione di questa specie anche sulle Alpi
Il monitoraggio degli effetti del cambiamento climatico sul Monviso realizzato grazie ai sensori IoT di lab3841 dal nome singolare: "pera", dal dialetto piemontese per "pietra", proprio perchè il suo guscio esterno riproduce l'aspetto di una roccia di montagna
A poco più di un mese dalla partenza del Giro d’Italia ancora non si placano le polemiche sulla proposta di illuminare di rosa il Gran Sasso per la tappa a Prati di Tivo. Il progetto era stato inizialmente bocciato a gennaio dall’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso in quanto all’interno di un sito d'interesse comunitario e in zona A di protezione speciale. La Stazione Ornitologica Abruzzese ha depositato in questi giorni le osservazioni allo "studio di incidenza ambientale" presentato a supporto della proposta di illuminare il Corno Grande
Il monitoraggio del permafrost fornisce un importante contributo alla comprensione dei cambiamenti climatici in area montana, dei rischi naturali in alta quota e sul ciclo idrologico delle terre alte. Grazie al progetto europeo Alpine Space PermaNET, Arpa Piemonte ha installato cinque stazioni distribuite in tutto l'arco alpino della regione: il pozzo di 100 metri al Colle Sommeiller mostra come nella roccia sia in atto un riscaldamento che in alcuni casi interessa anche le parti più profonde. Uno studio ancora in fase preliminare sta analizzando la temperatura della roccia all'interno del Buco di Viso
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