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"Temevamo fosse morto. La traccia Gps era ferma da un giorno e di notte la temperatura aveva raggiunto i -10 gradi" (VIDEO), il racconto del recupero di Anakin

Un gran bel lavoro di squadra, quello fatto dai 5 soccorritori intervenuti per recuperare il cagnolone disperso sul Monte Velino (in Abruzzo): "Dopo una notte all'aperto con temperature sotto zero avevamo temuto il peggio: la traccia Gps era ferma e di Anakin non c'era traccia. Poi, la svolta"

Di Sara De Pascale - 21 January 2025 - 17:24

L'AQUILA. "Trovare un cane bianco in mezzo alla neve, in un punto impervio, non è stato per nulla facile". A parlare è Massimiliano Musciano, uno dei vigili del fuoco che ha lavorato al recupero del Siberian Husky Anakin, la cui storia ha fatto il giro del web, apparendo su innumerevoli testate (QUI ARTICOLO).

 

L'animale era scivolato in una scarpata nella giornata del 19 gennaio a causa della nebbia e delle nuvole basse presenti in quota e i proprietari, nonostante i tentativi, non erano riusciti a recuperarlo. L'incidente è avvenuto sul Monte Velino, in Abruzzo, dove i vigili del fuoco si sono portati ieri, 20 gennaio, per recuperare il cagnolone. 

 

"Quando siamo intervenuti Anakin aveva già trascorso un'intera notte all'aperto con temperature che hanno raggiunto i -10 gradi. Si temeva il peggio per lui, anche perché la traccia Gps era ferma da un giorno".

 

Giunti in zona a bordo dell'elicottero Drago VF158 del reparto volo di Pescara, i pompieri hanno cominciato a scandagliare il territorio dall'alto, in particolare il punto da cui arrivava il segnale del collare Gps: "Abbiamo fatto diversi giri, ma senza successo – ricorda Musciano, intervistato da Il Dolomiti -. La svolta è arrivata durante quella che avevamo detto sarebbe stata l'ultima rotazione e quando ormai avevamo perso la speranza: fra la neve abbiamo finalmente avvistato Anakin, candido come il manto che ricopriva il versante della montagna e ci siamo preparati a raggiungerlo".

 

L'Husky si trovava in un dirupo (era precipitato per circa 20 metri ndrin una zona di difficile accesso, a causa delle abbondanti nevicate dell'ultimo periodo. "Fosse stato un altro cane non ce l'avrebbe mai fatta", commenta il vigile del fuoco, che sottolinea come la razza, caratterizzata da un mantello dotato di un folto sottopelo, che lo isola da ogni temperatura esterna, abbia 'garantito' la sopravvivenza dell'esemplare alla notte all'addiaccio.

 

Dopo averlo avvistato, un soccorritore si è calato con il verricello e ha raggiunto il cane. Nel frattempo, Massimiliano si teneva pronto a calarsi a sua volta con una motosega per tagliare alcuni alberi e assicurare un recupero più agevole, "ma alla fine non ce ne è stato bisogno - conclude -. Il mio collega ha imbragato il cagnolone e poi entrambi sono stati recuperati dall'elicottero". 

 

L'intervento, difficile e spettacolare, è stato completato con successo e Anakin, in buone condizioni nonostante la notte trascorsa al gelo in alta montagna, "ci ha mostrato tutta la sua felicità facendoci le feste e dandoci un sacco di baci". Non avendo riportato né ferite né problemi di salute, l'Husky è stato riconsegnato alla famiglia, che ha così potuto riabbracciarlo. 

Un gran bel lavoro di squadra, quello fatto da 5 soccorritori, che hanno collaborato per la buona riuscita delle operazioni, mettendo a rischio se stessi con la sola volontà (e speranza) di salvare una vita. 

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