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Ambiente

Impronte, fatte, nidi, penne e peli: scopriamo le tracce che possono lasciare gli animali

Durante un’escursione vi è mai capitato di chiedervi: “chissà quali animali vivono in questa zona”? Certo incontrarli non è sempre facile, anzi, sono occasionali coincidenze.

Possiamo, tuttavia, scoprire quali animali vivono in un determinato luogo andando alla ricerca delle tracce e dei segni del loro passaggio

di
Betula stuff
31 marzo | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Quando parliamo di tracce, non dobbiamo solamente pensare alle impronte delle zampe sul terreno. Sono, infatti, diversi i tipi di segni che gli animali lasciano al loro passaggio. Vediamo, quindi, quali sono le tracce che possiamo cercare durante le nostre escursioni.

 

1. Impronte e piste
​La più comune delle tracce, lasciata da un animale dotato di zampe è l’impronta. Unite più impronte tra loro e avrete una pista. Ma dove cercare le impronte? Questi segni ben visibili del passaggio di un animale vanno ricercate in condizioni di suolo ideali: tratti fangosi, zone con substrati soffici, come rive di stagni, laghi, fiumi o bordi di pozzanghere, ma anche dopo una nevicata.

Per riuscire a riconoscere quale animale ha lasciato l’impronta bisogna osservare attentamente la forma e la dimensione. Ogni specie ha delle tipiche sagome e configurazioni che le contraddistinguono. A volte, anche se le impronte non sono molto chiare, è possibile comunque ricondurle a una specie analizzando l’intera pista, quindi, in base allo schema con cui si susseguono le orme.


Impronte e piste - le tracce degli animali
Impronte e piste - le tracce degli animali

2. Segni di alimentazione

Foglie morsicate, noci e nocciole rosicchiate, pigne sgranocchiate ma anche gusci rotti, uova predate e ossa o carcasse sono segni di alimentazione che si possono trovare.

In base al tipo di resto e ai segni lasciati su di esso è spesso possibile risalire al responsabile di tale traccia. Importante per l’identificazione della specie è l’ambiente in cui ci si trova la traccia, oltre alla conoscenza della dieta tipica dell’animale.

 

3. Fatte

Forse le tracce più disgustose e derise, le cosiddette “fatte” sono gli escrementi degli animali. Lunghe o corte, tubulari, appuntite o a palline, bianche o marroni, solide o molli, sono molte le caratteristiche che distinguono le varie cacche.

Una buona base di partenza per riconoscerle è controllare la grandezza, spesso direttamente collegata alla taglia dell'animale. Esistono tuttavia, numerosi manuali che possono aiutarci nell'identificazione della specie che l’ha prodotta. Un nota interessante sulle fatte è il loro contenuto. Spesso è possibile ritrovare gli scarti del pasto (come peli, piccole ossa, semi) e ci possono, quindi, dare informazioni precise sull’alimentazione dell’animale.


Fatte - le tracce degli animali
Fatte - le tracce degli animali

4. Nidi e tane

Ogni animale ha un posto in cui nascondersi e riposare, che si tratti di una tana, o di un nido, tutte le specie cercano un luogo tranquillo dove stare al riparo e al sicuro.

Durante un’escursione è possibile imbattersi in uno di questi rifugi, traccia della presenza o del passaggio di un dato animale.

Per nido si intende qualsiasi struttura temporanea o permanente creata da un animale a fini riproduttivi, per accudire e proteggere i piccoli. Per capire chi abbia costruito un nido bisogna prendere in considerazione le dimensioni, la posizione (alcuni nidi sono sul terreno), i materiali utilizzati e la forma stessa. Un buco, che sia scavato nel suolo, trapanato nel legno o che si insinui nella sabbia, può essere un ingresso o un’uscita di una tana, una via di fuga, un nascondiglio, un vicolo cieco, una via di accesso a riserve di cibo. È importante ispezionare accuratamente, facendo attenzione a non disturbare o distruggere eventuali prove. Osservando le caratteristiche del buco come la dimensione, la posizione, l’ambiente in cui si trova è possibile risalire alla specie che vi abita.

 

5. Oggetti o resti naturali

Ci sono numerosi altri resti che possiamo ritrovare durante una camminata, che rappresentano una traccia del passaggio di un animale.

Penne, piume o peli cadono piuttosto spesso. Osservare e analizzare con attenzione queste tracce aiuta a identificare le specie e permette di capire se la caduta è avvenuta in modo naturale o a causa di un predatore.

Un altro esempio sono le ossa e, nei casi più fortunati, anche crani o parti parziali di scheletri, sono le parti del corpo più durature e resistenti che si possono trovare. Non è, tuttavia, sempre così facile capire a quale animale appartenevano.

Un altro resto sono le mute, il rivestimento esterno che alcuni animali cambiano durante la loro vita. Tutti gli artropodi (esempio la cicala), ma anche i rettili, mutano periodicamente la loro pelle man mano che crescono o a causa dell’usura. Questi tegumenti vengono semplicemente abbandonati, dando importanti indizi sulla presenza o il passaggio dell’animale.


Resti naturali - le tracce degli animali
Resti naturali - le tracce degli animali

Osservare con attenzione durante una camminata è quindi molto importante. Non sempre riuscirete ad incontrare un animale, ma di certo troverete numerose tracce e segni che vi aiuteranno a capire chi sono gli abitanti di quel luogo.

 

 

 

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