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Ambiente

"Cieli arancioni, scenari marziani". La polvere sahariana ha raggiunto le Alpi occidentali: "Problematico per nevi e ghiacciai"

La sabbia del Sahara ha raggiunto le Alpi occidentali, offrendo scenari singolari, per non dire "marziani" come li ha definiti la seguitissima pagina Chi ha paura del buio? "Qualcosa di suggestivo, ma non troppo raro e anzi problematico per nevi e ghiacciai"

di
Redazione
30 marzo | 17:22
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

"Cieli arancioni, scenari marziani: ecco come si presentano le Alpi occidentali, in particolare nel cuneese come testimonia questa foto che giunge dalle valli di Vinadio!"

 

Così inizia un recente post della seguitissima pagina 'Chi ha paura del buio?', scritto da Matteo Gazzato.  

 

"Certo qualcosa di suggestivo ma non troppo raro e anzi problematico per nevi e ghiacciai - continua Gazzato - la polvere sahariana può accelerare i processi di fusione di neve e ghiaccio. La polvere, essendo più scura, riduce l’albedo, cioè la quantità di radiazione solare riflessa nell’atmosfera: significa che una maggiore quantità di energia viene assorbita dalla neve e dal ghiaccio, che così fondono. Questo riduce i tempi di permanenza delle nevi sulle nostre Alpi con conseguenze che riguardano anche la siccità estiva. Un altro fattore da non trascurare è il peggioramento della qualità dell'aria dato che aumentano la quantità di polveri sottili come il PM10 nell'aria".

 

"Le polveri Sahariane - conclude - hanno poi una serie di effetti positivi sulla vegetazione come quella della foresta amazzonica per l'importante quantità di nutrienti che trasporta con sè e in generale ha una serie di effetti sul clima, alcuni più misteriosi e ancora oggetto di studio sia a livello atmosferico che di ecosistemi oceanici, con una importante crescita del fitoplancton proprio grazie alle massicce invasioni di polvere desertica.

In questi giorni continueremo ad avere un'Italia bene o male divisa in due, con il sud Italia con temperature simil estive e buona parte del nord con un clima più simile a quello autunnale".

 

 

Questo invece il commento della Società Meteorologica Italiana - Nimbus:

 

"Sospinta dallo scirocco, e dopo aver invaso tutta l'Italia, una massiccia nube di polvere sahariana ha raggiunto le Alpi in queste ore, e toccherà la massima densità domani, sabato, con carico totale (su tutta la colonna atmosferica) molto elevato, fino a 4 grammi per metro quadrato. Al Nord-Ovest l'episodio di precipitazioni colorate (neve dai 1800 m circa) potrebbe essere uno dei più marcati dell'ultimo ventennio, ricordando forse quello del 21 febbraio 2004 che fu straordinario soprattutto sulle Alpi Marittime. Si tratta di un fenomeno naturale, perfino importante per gli assetti degli ecosistemi poiché la deposizione di polvere sahariana fertilizza il suolo con rilevanti apporti di fosforo, elemento chiave per lo sviluppo delle piante. Tuttavia la presenza di uno strato giallo-ocra nel manto nevoso, allorché riaffiorerà in superficie in estate ad alta quota, sarà in grado di accelerare ulteriormente la fusione nivale, già di per sé rapida in questi tempi di riscaldamento atmosferico".

 

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