Ma come, la temperatura del pianeta aumenta e un continente è avvolto dalla morsa del gelo? Possiamo conciliare le due cose? Certamente sì. L'ondata di freddo che sta colpendo il Nord America non è in alcun modo in contrasto con il cambiamento climatico e il riscaldamento globale, anzi. Su un pianeta più caldo non possiamo escludere l'occorrenza di episodi di freddo anche estremo. Può sembrare strano eppure è quanto ci dice la climatologia
La missione di ricerca Beyond EPICA ha raggiunto il suo obiettivo: estrarre una carota di ghiaccio nella regione più interna dell’Antartide fino al letto roccioso, attraversando la storia climatica dell’ultimo milione abbondante di anni. Il risultato è di straordinaria importanza perché la successione continua di campioni di ghiaccio permetterà di indagare nel dettaglio uno dei fenomeni climatici più enigmatici e misteriosi che non abbiamo ancora compreso
Il neoeletto presidente Trump ha nuovamente ribadito la sua volontà di rendere la Groenlandia parte degli USA. Durante una conferenza stampa ha affermato di non poter escludere l’utilizzo della coercizione militare o di quella economica per raggiungere questo obiettivo
Stava tentando una nuova via invernale sull'Annapurna insieme a Simone Moro, sopravvissuto per miracolo a quel 25 dicembre 1997. Finiva così un periodo di salite serrate e tormenti, alimentati dalle critiche ingiuste che gli furono mosse a causa del suo coinvolgimento nella tragedia dell'Everest del 1996
Chi voleva raggiungere la più grande isola del pianeta aveva già da anni la possibilità di assicurarsi un posto su un volo diretto da Copenaghen o da altre città europee a Kangerlussuaq, dove aveva sede l’unico aeroporto groenlandese in grado di operare con i grandi velivoli commerciali. Vediamo dunque quali sono le novità e come stanno coinvolgendo la popolazione locale
La scoperta di incisioni rupestri preistoriche nelle vicinanze di un ghiacciaio offre lo spunto per alcune riflessioni sullo stato dei ghiacciai alpini e sull'aumento delle temperature
Negli ultimi giorni i social sono stati attraversati da una forte ondata di sostegno alla teoria "controcorrente" dell'autorevole studioso. Ma il fisico ha mai portato dei dati in sostegno di questa tesi? No. Ha mai evidenziato scientificamente perché non è convinto dalla teoria antropogenica del cambiamento climatico? No. Ha mai pubblicato lavori di climatologia? No
Le temperature di questi giorni, decisamente al di sopra dei valori medi di stagione, ci stanno regalando giornate magnifiche, un invito a trascorrere le poche ore di luce all’aperto. Il folclore ha dato un nome a questi episodi di tempo stabile e temperatura mite che capitano tra ottobre e novembre: l’estate di San Martino. Solo di questo stiamo quindi parlando? Queste belle giornate sono la semplice ricorrenza di un evento meteorologico tipico? O forse no?
Da qualche ora rimbalza sui media la notizia che ai piedi del Pelmo (uno dei principali massicci dolomitici) sono stati rinvenuti dei lembi di un antico ghiacciaio dichiarato estinto da parecchi anni. Un ghiacciaio è dunque rinato? No. Il clima attuale non è certo compatibile con la nascita di nuovi ghiacciai. Cerchiamo allora di capire cosa è successo davvero sul Pelmo
84 anni fa, il 19 ottobre, cadeva Emilio Comici. Protagonista indiscusso dell’epoca del sesto grado, fu sicuramente tra i più celebri e talentuosi alpinisti della sua generazione. Dopo una sequenza infiniti di successi e salite estreme, trovò la fine su un prato, mentre arrampicava una facile paretina insieme ad alcuni amici completamente digiuni d’arrampicata. La fine è emblematica delle profonde contraddizioni con cui Comici convisse per buona parte della sua vita. Da una parte eroe portato in palmo di mani dal regime, dall’altro un uomo colmo di insicurezze e limiti
Quella del Vajont è stata la più grande e mortale frana europea. Fu una frana particolare perché oltre alle dimensioni colossali a renderla unica fu la causa che la provocò: l'intervento umano. La diga costruita nella valle e il gigantesco invaso artificiale alterarono gli equilibri geologici di un territorio fragile, con conseguenze devastanti. Con questo secondo contributo cerchiamo di comprendere perché proprio in quella valle secondaria incastonata tra le Prealpi Carniche e Bellunesi venne costruita la diga più alta del mondo
Da qualche giorno circolano spettacolari fotografie scattate dai membri della Commissione Glaciologica della Società Alpinisti Tridentini che ritraggono delle particolari formazioni sviluppate sui ghiacciai alpini: i crepacci circolari e i relativi calderoni glaciali. Si tratta di veri e propri “buchi” nel ghiaccio. Tali formazioni sono tanto affascinanti quanto preoccupanti. La loro diffusione è infatti il sintomo di un profondo stato di sofferenza degli apparati glaciali coinvolti. Scopriamo perché