Le immagini dei devastanti incendi che hanno colpito Los Angeles continuano a impressionare e far riflettere, ponendo interrogativi validi anche per i nostri territori. A differenza di molti politici, come Donald Trump, che ha attaccato il sistema di lotta della California, gli esperti di incendi invitano a porre l'attenzione sul tema della prevenzione a scala di paesaggio. “Occorre cambiare la cultura della gestione del rischio” sottolinea il Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, “passando da un approccio basato sulla risposta a strategie basate sulla prevenzione e sulla preparazione del territorio e delle comunità”
Due interessanti articoli, usciti negli scorsi giorni, ci permettono di associare il bostrico (il coleottero autoctono che ha colpito massicciamente le foreste di abete rosso del Nord-Est a seguito della tempesta Vaia) a zone abbastanza lontane tra di loro e rispetto ai boschi delle Dolomiti: il Canton Ticino e la dorsale appenninica, fino al Molise
Il legno è la prima rinnovabile termica italiana, viene usato da una famiglia su quattro per riscaldarsi e avrà un ruolo decisivo, secondo il PNIEC, per la transizione ecologica dell'Italia al 2030. Ma l'origine sostenibile della materia prima e il come lo si utilizza fanno la differenza. Alcune Regioni e Province Autonome italiane stanno investendo per dare preziosi consigli relativi all'uso dei biocombustibili legnosi
Una camminata nei boschi carnici in questi giorni d'inverno, tra i segni ancora “freschi” della tempesta Vaia e della successiva epidemia di bostrico. Un'occasione per riflettere su come la narrazione che mette in netta contrapposizione elementi della natura ed esseri umani - due mondi da sempre interconnessi - sia oggi non solo sbagliata, ma anche pericolosa
Da martedì scorso in California, nelle immediate vicinanze di Los Angeles, sono divampati quattro diversi incendi molto estesi e violenti, sospinti dalla siccità e da raffiche di vento a oltre 160 km/h. Un’occasione per approfondire il tema degli incendi di interfaccia, sempre più minacciosi anche per le nostre aree rurali
È passato già un anno dal lancio de L'AltraMontagna e questo è il trentesimo contributo del mio Blog, in cui ho cercato di mescolare racconti di esperienze vissute camminando o pedalando nei boschi a riflessioni nate da dialoghi e osservazioni. Ho pensato di celebrare questo anniversario pubblicando un testo scritto esattamente un anno fa, per dare il benvenuto al nuovo progetto editoriale. Parla di uno scambio di parole con un novantenne, di un vecchio stavolo abbandonato e di un ciliegio
Anche quest’anno sono state numerose le polemiche attorno all’abete di Piazza San Pietro, donato come ormai di consuetudine da una comunità della montagna italiana al Pontefice. In pochi però si chiedono che fine farà l’albero dopo le festività natalizie. Ecco come verrà valorizzato dal comune di Ledro
La nuova Carta Forestale d’Italia è stata presentata dal CREA e dal Masaf come strumento di fondamentale supporto alle scelte di politica forestale e ambientale. Dalla carta si evince che, rispetto ai 10 milioni di ettari di boschi presenti in Italia, 4,5 risultano compresi nella definizione di “Aree interne” e circa 6,5 milioni si trovano al di sopra dei 500 metri di altitudine, quindi in aree montane
Il 26 dicembre di 25 anni fa la tempesta Lothar scaraventò a terra milioni di alberi in Svizzera, in particolare sull’Altopiano centrale. Com’è il bosco ora? Conoscerlo attraverso la testimonianza dei ricercatori del Wsl ci aiuta ad immaginare il futuro delle nostre foreste colpite da Vaia e dall’epidemia di bostrico
Una fotografia aerea del versante boscato a monte del Rifugio Vallorch, al Pian del Cansiglio, mostra un'insolita foresta "a strisce". Un'immagine del paesaggio curiosa, innaturale, che ci ha spinti a saperne di più, scoprendo così la storia e la leggenda legate a quel bosco
Grazie al progetto europeo Life Train2K prenderà vita la Scuola di formazione europea sulla gestione della Rete Natura 2000 e il ripristino ecologico degli ambienti naturali. Un'occasione per una gestione moderna e integrata dei territori montani, per trovare un equilibrio tra attività agro-silvo-pastorali e conservazione di habitat e specie a rischio
Per augurare buone feste in modo singolare, una giovane start up piemontese, Robin Wood, ha realizzato camminando ai piedi del Monviso una traccia GPS di ben 60 km raffigurante un albero di Natale. Non si tratta solo di un'iniziativa insolita e creativa, ma di un messaggio per promuovere la buona gestione forestale del territorio, contro l'abbandono