Sul Corriere della Sera è apparso un articolo intitolato: “Ci salveranno le piante: mangiano anidride carbonica più di quanto pensassimo”. Ma è davvero così? L'analisi di Alessio Collalti, primo ricercatore del Cnr e responsabile del Laboratorio di modellistica forestale
Una passeggiata sulle Alpi Carniche, lungo un versante un tempo sfalciato dal fondovalle fin quasi alla cresta della montagna, oggi in fase di abbandono e di riconquista da parte del bosco. Sensazioni, inquietudini e domande, che occorrerebbe iniziare a porsi più spesso
A Roma si è svolta la settima edizione del Forum “La Bioeconomia delle Foreste. Conservare, ricostruire, rigenerare” di Legambiente. Durante l'evento è stato è stato presentato il “Report Foreste 2024” e sono state lanciate sette proposte per il Governo. L'obiettivo dell'associazione ambientalista è di cercare un equilibrio tra produzione sostenibile di una materia prima rinnovabile come il legno e conservazione della biodiversità forestale, nel contesto di una gestione attiva e multifunzionale delle foreste italiane
Sei anni fa la tempesta Vaia abbatteva una superficie forestale grande quanto il lago di Garda. Poi è esplosa l'epidemia di bostrico, che ha superato i danni della tempesta, danneggiando una superficie forestale altrettanto vasta. Una riflessione sulla gestione forestale del passato e del futuro
La protesta contro l’albero di Natale del Papa è un po’ come il panettone nei supermercati: il suo arrivo annuncia inesorabile l’avvicinarsi delle festività di fine anno. A metà ottobre è stata lanciata la prima petizione contro l'albero di Natale del Papa, quest'anno proveniente dal Trentino. Proteste e raccolte firme conto la tradizione di abbellire le piazze con abeti veri, "sacrificati" per questo scopo, sono ormai anch'esse una vera e propria "tradizione natalizia". Una riflessione che cerca di ampliare lo sguardo e prova a fare chiarezza su alcuni dei termini utilizzati
Un recente studio, condotto dal Cnr insieme all'Università svedese di Uppsala, ha messo in luce l'unicità genetica degli ultimi abeti rossi d'Appennino, una popolazione relitta che vegeta nelle montagne pistoiesi, all'interno della Riserva di Campolino. Poche decine di ettari di pecceta importantissimi dal punto di vista conservazionistico, che tuttavia sono minacciati da tre fattori concomitanti
Troppo spesso importanti decisioni vengono discusse al chiuso, tra pochi, in stanze inaccessibili. Questo è ancora più vero per territori e comunità che da decenni di politiche urbanocentriche sono state spinte ai margini e che oggi hanno poco peso politico e sempre meno rappresentanza. Portare certi temi nelle piazze, attraverso le riflessioni di esperti, significa innaffiare quei semi, dare loro ancora più possibilità di germogliare
Un dottore forestale piemontese ci ha segnalato un fatto interessante, che porta a numerose riflessioni: il no di una scuola ad una proposta di educazione ambientale dedicata alla selvicoltura e alla gestione forestale sostenibile. Perché? Perché i ragazzi avrebbero dovuto assistere al taglio di un albero, attività considerata evidentemente diseducativa
Vecchi appunti su un "pellegrinaggio laico" in una valle della Carnia ormai abbandonata riaffiorano dopo la visione di "Vermiglio", il film di Maura Delpero candidato agli Oscar
Una vecchia storia di paese. La visita ad una Cooperativa della Val Susa che sempre più spesso valorizza il legname locale per realizzare manufatti durevoli. Una riflessione sul possibile uso razionale e sostenibile dei nostri legni
Nell'ultima puntata di "Fratelli di Crozza", durante un simpatico monologo dedicato al governatore veneto Luca Zaia, il comico genovese ha mostrato alcune foto relative a interventi umani sul territorio che favorirebbero dissesti e alluvioni. Tra queste, anche la foto di un ceduo, una forma di governo che in realtà è prevista e normata dalle leggi forestali italiane che non è direttamente correlabile a questi fenomeni
Un pomeriggio di pioggia a casa di Gianni Rigoni Stern e di sua moglie Lella. Un incrocio di sguardi e la frase di un libro che ritorna alla mente: una riflessione che unisce l’idea di costruzione della pace a quella di cura del territorio