Dopo la chiusura dei cantieri per il collegamento agli impianti di innevamento programmato di Santa Caterina Valfurva, l’istanza ha trovato appoggio da tutte le forze politiche presenti in aula, decise di mantenere aperta la petizione. I prossimi mesi serviranno a studiare in modo più approfondito i documenti inviati e forse chiedere un sopralluogo al Passo Gavia
La media invernale dello zero termico è stata di 2307 metri sul livello del mare, una quota superiore alla maggior parte delle cime appenniniche e alla totalità di quelle dell'Appennino emiliano e romagnolo. Una considerazione sulle implicazioni di questo dato da parte di Federico Grazzini, meteorologo della Regione Emilia Romagna
Iolanda Da Deppo, antropologa, racconta i risultati delle ricerche sull'effetto che la tempesta Vaia ha avuto su coloro che l'hanno vissuta o ne stanno vivendo gli effetti a Un quarto d'ora per acclimatarsi, il podcast de L'AltraMontagna che approfondisce i problemi ambientali e sociali sperimentati dalle terre alte tramite la voce di chi le vive, le affronta e le studia
La vite, sulle Dolomiti, è uno dei più importanti indicatori ambientali. Sancisce limiti, scandisce il territorio. E’ la pianta che meglio interpreta la fatica dei montanari
A Livigno si disputano questo weekend i Campionati Italiani di motoslitte, che stimolano una riflessione di Andrea Nana, maestro di sci e guida di media montagna, sulla valorizzazione dei territori montani
Presentiamo Le Bellunesi, un mazzo di carte nato dalla collaborazione tra Dal Negro e Akqa con l'obiettivo di finanziare due borse di dottorato all'Università di Padova per studiare il bostrico, della sua diffusione e del suo contrasto
Sebbene il mese di marzo abbia portato intense nevicate sull'arco alpino, è importante inquadrare queste precipitazioni in un contesto di cambiamento climatico e nelle sue complesse implicazioni a livello ambientale. Una riflessione sulla quota neve e sul concetto di "albedo" proposta dal climatologo Giulio Betti
Il Giro d’Italia, alfiere del ciclismo e quindi del mezzo della transizione ecologica per eccellenza, nell’ultimo anno è stato al centro di qualche polemica “ambientale”. Nel 2023 le emissioni dei trasporti legati al Giro si possono quantificare in 1.183 tonnellate di CO2 con più di 800 mezzi sono stati utilizzati durante il Giro, tra cui i 3 elicotteri che rappresentano circa il 17% delle emissioni totali. Ridurre queste emissioni è relativamente semplice e potrebbe essere un volano per elettrificare le aree interne italiane
Ciò che oggi consideriamo come un ambiente sano e naturale, per le generazioni passate potrebbe essere sinonimo di degrado e ciò che noi consideriamo degradato ora, la prossima generazione potrebbe considerarlo normale. La Shifting Baseline Syndrome (Sindrome da spostamento dei punti di riferimento) potrebbe portarci a diventare sempre più tolleranti nei confronti del declino ambientale
La fotografia del giorno di Copernicus, pubblicata su Instagram il 12 marzo 2024, ha come soggetto le montagne dell'Anti-Atlante: "Si sono formate come risultato della collisione delle placche tettoniche africana ed eurasiatica circa 80 milioni di anni fa. Questa collisione ha distrutto l'Oceano Tetide"
Tra le realtà che hanno trovato a Ostana lo spazio in cui svilupparsi c'è anche il Centro per lo studio dei fiumi alpini, Alpstream, che dal 2019 impegna un team interdisciplinare nello studio e la divulgazione di "un patrimonio unico, irripetibile e indispensabile ma anche estremamente fragile". Lo racconta Stefano Fenoglio, docente dell'Università di Torino
I nuovi scenari aperti dai cambiamenti climatici invitano con crescente urgenza a ripensare l'offerta turistica invernale, individuando esempi di buone pratiche da cui lasciarsi ispirare, da supportare economicamente e da replicare adattandole alle peculiarità territoriali. Abbiamo raccolto le 10 "best practises" segnalate dal report "Nevediversa 2024" di Legambiente
Con le parole di Papa Francesco si apre Nevediversa 2024, appuntamento annuale pubblicato la Legambiente e atteso con curiosità e interesse da chi desidera misurare la febbre al turismo invernale, fortemente condizionato dai sempre più tangibili effetti dei cambiamenti climatici. In Italia, solo gli impianti temporaneamente chiusi e quelli dismessi sono 437. È tempo di iniziare a dirottare gli investimenti in attività più aderenti alle caratteristiche ambientali del presente?
La ricerca portata avanti da un team di ricercatori di 13 paesi diversi sulle modalità con cui la vegetazione colonizza i terreni lasciati liberi dai ghiacciai a seguito del loro ritiro è recentemente stata pubblicata su Nature Plants. Mauro Gobbi, ricercatore del Muse e parte del team ci racconta i risultati principali
Nevicate da record hanno investito le Alpi piemontesi grazie a questa seconda perturbazione di marzo: ma attenzione a non commettere errori di interpretazioe, soprattutto in ottica di cambiamenti climatici globali in corso. Il commento di Giulio Betti
Pagine