Oggi ricorre l'anniversario della nascita di Thomas Hill, celebrità artistica negli Statiuniti. La sua arte spazia dai dirupi verticali, alle radure verniciate dall’umidità del bosco, dallo sguardo sospettoso dei cerbiatti, alle capanne ancora abitate dalle popolazioni native in quei luoghi
Anni d'oro, di Arno Camenisch, è il libro vincitore della cinquantesima edizione del premio ITAS del libro di montagna. La nostra recensione
Con la partecipazione di Sofia Farina, L'AltraMontagna partecipa partecipa a PergiNext - wake up, il festival di incontri a Pergine Valsugana dedicato ai temi della generazione Z
Domani sera (venerdì 6 settembre) alle 21:00 il Rifugio Stivo ha deciso di proiettare Pericolosamente vicini, il docufilm del regista altoatesino Andreas Pichler volto a evidenziare il ventaglio di dinamiche antropologiche ed ecologiche che ruotano attorno alla coesistenza con l’orso.
Per comprendere il motivo di questa scelta, abbiamo contattato il gestore Alberto Bighellini
Questa notevole somiglianza ci permette di approfondire il ruolo chiave del romanticismo negli sviluppi sociali della montagna contemporanea e di ricordare uno dei suoi massimi esponenti, Caspar David Friedrich, di cui oggi ricorre il 250esimo compleanno
Duecentocinquanta anni fa, il 5 settembre 1774, Caspar David Friedrich nacque a Greiswald, piccolo centro della Pomerania, ora tedesca, a quel tempo svedese. “Il pittore non deve dipingere solo quello che vede davanti a sé, ma anche quello che vede dentro di sé. E se in sé stesso non vede nulla, smetta di dipingere anche quello che vede davanti a sé”
Un volume che si propone come una “bussola” per orientarsi nel rapporto complesso, talvolta conflittuale ma al tempo stesso ricco di opportunità, tra persone, alberi e boschi
Il film "Vermiglio" della regista Maura Delpero in concorso al Lido: una storia d’amore in tempo di guerra che esplora e analizza come le donne si siano ritrovate a ricoprire ruoli che non hanno scelto a causa di norme sociali radicate profondamente
Tra le montagne del duca invece rimbomba il ronzio delle motoseghe dei boscaioli, scorrazzano i fuori strada, le transumanze si fanno con l’aiuto del camion, non tutte le persone – com’è normale che sia – sono sempre leali e men che meno fedeli e coerenti. Non è una montagna che si presta alla copertina di una rivista turistica, ma è una montagna vissuta, una montagna ruvida, forse meno idilliaca, ma sicuramente più reale
Dal 2012 Alpes, che si definisce “Officina culturale di luoghi e paesaggi”, elabora e propone iniziative di matrice artistica e culturale appositamente studiate per i territori montani (ma non solo per questi) e personalizzate a ciascun contesto coinvolto. Intervistiamo Cristina Brusin, presidente dell'Officina Culturale Alpes
(L'editoriale) Le trasformazioni ambientali e climatiche invitano a immaginare non solo boschi diversi, ma anche una società rinnovata. Abbattere la bipartizione uomo-natura per adottare uno sguardo rinnovato, olistico, capace di indagare le interazioni tra i soggetti che animano la terra, potrebbe essere un primo importante passo per affrontare con efficacia i problemi ambientali che affliggono la contemporaneità
E' uscito “Il Cammino della Tuscia”, la guida ufficiale al Cammino Tuscia 103 CAI, il primo sentiero escursionistico di lunga percorrenza ideato dalla sezione CAI di Viterbo, per la collana Guide a Piedi di Ediciclo Editore, scritto dal camminatore e frantoiano Stefano Mecorio
Ci sono luoghi che da mesi si stanno interrogando, mettendo insieme le varie anime che compongono l’identità di chi vive la montagna. Succede nell’area che si affaccia sul Monviso (Piemonte), dove a settembre si svolgeranno tre workshop per individuare soluzioni consapevoli per rispondere a situazioni di conflitto o di difficoltà di convivenza tra diverse tipologie di frequentatori e tracciare nuovi percorsi per individuare migliori forme di co-abitazione. Una modalità partecipativa attraverso questionari, analisi delle risposte e tavoli di lavoro, che è già stata adottata sul versante francese
Camminando lungo il sentiero che porta al Monte Amaro ci si imbatte nella deviazione per la cosiddetta "tavola dei briganti". A pochi minuti dal sentiero principale ci si ritrova in un luogo mistico, dove incisioni antiche fanno capolino tra i mughi e raccontano la storia del brigantaggio nell'Italia meridionale
Da uno scambio di messaggi tra due nostri collaboratori (uno esperto di alberi, l'altro di arte), un’immersione nell’arte del grande artista olandese attraverso un quadro da lui firmato, ma chissà, forse neanche del tutto suo
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