L'abbattimento dell'orso M90 e le conseguenti reazioni motivano una riflessione di carattere politico: troppo spesso, infatti, si fa di orsi e lupi una bandiera da sventolare. Ma quando non si possiedono gli strumenti tecnico-scientifici per commentare queste dinamiche, è necessario ascoltare gli esperti
Il Cai favorevole alle rimozioni degli orsi ritenuti problematici "presenti in natura in una percentuale bassa ma non irrisoria". Ma deve essere un'extrema ratio: "Si devono seguire le procedure tecniche-scientifiche. Le scelte devono avere gli elementi necessari senza la paura di divulgarle nel territorio capillarmente"
L'abbattimento di M90 avvenuto in Trentino nelle scorse ore ha inevitabilmente riacceso il dibattito, già teso e fortemente polarizzato. Lo zoologo Marco Apollonio: "Il ruolo dei tecnici ormai è paragonabile a quello degli eventi calcistici e c'è poco rispetto per gli esperti. E' spiacevole che non venga riconosciuta la competenza"
Tra le legacy (le ricadute di un grande evento nel lungo periodo) indicate nel report di Fondazione Milano-Cortina 2026, si indicano come obiettivi quelli di combattere lo spopolamento delle terre alte, minimizzare gli impatti sugli ecosistemi naturali, ridurre le emissioni associate all’evento o creare un impatto sociale positivo. Tutti punti che, secondo gli organizzatori della manifestazione, sono ampiamente disattesi.
I Piani di Artavaggio, nelle Prealpi lecchesi, sono una ex stazione sciistica a 1600 m di quota che ha saputo spontaneamente rinascere come apprezzata meta del turismo sostenibile. Dallo scorso anno, tuttavia, un progetto di riportarvi lo sci su pista minaccia di degradare il successo ormai acquisito e di banalizzare il luogo assoggettandolo di nuovo a un modello turistico impattante e anacronistico
Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu (Luca e Paolo), durante il monologo con cui abitualmente aprono Dimartedì, il programma di La7 condotto da Giovanni Floris, hanno commentato la pista da bob di Cortina: "Se poi la gara la facciamo all'estero, della pista finita dai norvegesi che ce ne facciamo?"
Una borgata semi-abbandonata in Valle Brembana (BG) e un'associazione che cerca di tenerne in vita memoria e tradizioni: è Sussia, frazione montana di San Pellegrino Terme, terra natia della prima guida alpina del CAI di Bergamo Antonio Baroni e suggestiva borgata dalla vocazione alpestre, dove Chiara Pesenti e il gruppo Amici di Sussia da anni promuovono la valorizzazione del territorio e la possibilità, per chi lo desidera, di tornare ad abitare queste terre alte
A tracciare il quadro, condividendo uno scatto della situazione ieri sul Monte Cimone, sono gli esperti della pagina Emilia Romagna Meteo: “Anche oggi troviamo +4 gradi a 2000 metri sul Cimone, dopo una massima di +8 gradi, ancora +8 gradi a 1220 a Le Polle. Solamente il crinale si salva grazie a nuvolosità dalla Toscana”
Le "stanze panoramiche" sono l'ultima trovata della Regione Veneto per valorizzare la montagna. L'architetto Antonio De Rossi: "Sembra che ormai il paesaggio di montagna esista solamente se c’è una struttura che permette di guardarlo. Questo è paradossale; è una visione urbana trasferita sulla montagna, perché il panorama e il paesaggio esistono già, non hanno bisogno di un’infrastruttura che serva per osservarlo"
L'azienda ha emesso una nota dove spiega anche la road map per la realizzazione dell'opera mentre il Cio chiede comunque un piano B all'Italia
I vigili del fuoco hanno condiviso le immagini del sorvolo effettuato sul Monte Cusna, la più alta vetta dell'Appennino Reggiano, dopo l'incendio che ha devastata decine di ettari di praterie a circa 1.800 metri di quota: "La combinazione tra una frequentazione sempre più intensa delle nostre montagne ed il cambiamento climatico in atto, che purtroppo ci riserva intensi periodi di siccità, crea situazioni di grave pericolo"
Sentiamo spesso parlare di ripopolamento della montagna e di rigenerazione di zone a rischio abbandono e forse meno frequentemente connettiamo queste tematiche con quella del nomadismo digitale, che diventa invece di potenziale interesse per lo sviluppo turistico e territoriale delle aree interne, in linea con gli obiettivi definiti dal mangement della sostenibilità
La vicenda bob di Cortina insegna che per progettare il futuro dei nostri territori occorre abbandonare una visione individualista per agire collettivamente. Un accorgimento necessario per tutelarsi da una politica che in più occasioni mostra disinteresse per le reali esigenze dei territori
La Società Infrastrutture Milano Cortina ha firmato l'accordo con Pizzarotti S.p.A. che effettuerà i lavori per la realizzazione della pista da bob. La pista degli italiani verrà realizzata grazie al supporto di novanta norvegesi: una squadra di operai abituata a lavorare in pieno inverno
Una prima di "bocca di balena" aveva fatto il giro del web a dicembre, quando una grossa frattura del manto nevoso si era aperta su una pista da sci a St. Anton, in Austria. A poco più di un mese di distanza è arrivata una notizia simile, questa volta dal cantone Vaud, in Svizzera. Questo secondo episodio ci offre l'occasione per ricordare cos'è una "bocca di balena" e perché può essere considerato anomalo incontrarla in pieno inverno
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