Vale la pena chiedersi se la montagna abbia un valore intrinseco o se acquisti valore solo attraverso la realizzazione di strutture analoghe alle stanze panoramiche, come panchine giganti o ponti tibetani. Abbiamo bisogno, in altre parole, di essere guidati da queste istallazioni per lasciarci suggestionare dai territori alpini?
Per la prima volta da quando è disputata, la celebre maratona di sci nordico dell’Engadina seguirà un percorso diverso. Responsabili sono la tanta neve caduta negli scorsi giorni e le temperature relativamente miti che hanno reso la neve accumulata sui celebri laghi ghiacciati della vallata difficilmente lavorabile. Cerchiamo di capire come la neve ha influenzato il comportamento dei laghi creando le difficili condizioni
Con 35 voti favorevoli e 9 contrari, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la legge che permette la realizzazione di stanze panoramiche di vetro e legno, anche ad alta quota, sopra i 1600 metri di altitudine. Soglia, questa, dove sinora le norme urbanistiche ammettevano solo la presenza di bivacchi, rifugi e malghe. Opportunità per la montagna o controproducente omologazione del paesaggio?
"Osservando le aree dopo il taglio - informa la consigliera regionale Cristina Guarda - e confrontandole con le aree identificate nel progetto esecutivo, sembrerebbe che, nel corso delle operazioni di disboscamento previste per i lavori di realizzazione del Cortina sliding Center, il taglio del numero effettivo di alberi abbia ecceduto quello previsto originariamente. Ho presentato una segnalazione al Nucleo Forestale di Cortina d’Ampezzo"
Da una nostra indagine sembra che i larici da tagliare saranno ben di più dei 5-600 citati dai vari comitati e organi di stampa, ma addirittura quasi 2.000. Un numero incongruente con le superfici citate nel progetto di SIMICO: su 2 ettari come fanno a starci 2.200 metri cubi?
La pista di bob - ha affermato Zaia a margine della conferenza stampa del Cio del 23 febbraio scorso - con il suo sviluppo ipogeo offrirà “una sostenibilità visiva a un versante della montagna”, ma le associazioni ambientaliste dell’Alto Bellunese: "Ci sorge un sospetto: forse al Presidente non è stato ben illustrato il progetto come d'altra parte non è mai stato mostrato ai cittadini"
Stanno rimbalzando di social in social le immagini di un cervo maschio, questa volta privo di palco, accolto dai turisti presenti in questi giorni a Cortina con cibo, carezze e grattini. Ma è un comportamento corretto?
L'EDITORIALE. Giustamente, qualcuno di voi si starà chiedendo come mai abbiamo deciso di dedicare l’editoriale di questa settimana a un tema che, con la montagna, sembra avere poco a che vedere. Il motivo non è infatti legato al principale soggetto dei nostri contenuti (le Terre alte), ma al nostro ruolo di divulgatori e, in quanto tali, ci sentiamo in dovere di difendere la libertà di pensiero, soprattutto quando espressa in modo non violento e quando motivata da argomentazioni solide
Famosi per le grappe, tra i primi in Italia a produrre il Gin i fratelli Pilzer ora si stanno divertendo con un nuovo prodotto dal fascino esotico e dal profumo di mare ma nel cuore porfirico della Val di Cembra, a Faver
Il professor Umberto Martini, ordinario al dipartimento di Economia e Management dell'Università di Trento, si occupa da anni di turismo in quota e, nell'epoca del cambiamento climatico, ha approfondito con l'AltraMontagna una serie di temi legati agli effetti del cambiamento climatico nell'ambito dell'accoglienza: ecco l'intervista
C'è un aspetto legato al taglio del lariceto che non è ancora emerso. Ed è un aspetto importante: l'incidenza emotiva che l'abbattimento provoca in chi abita il territorio. Questa operazione, infatti, influenza gli umori, gli stati d'animo e la qualità della vita delle persone
Mario Tozzi interviene sulla vicenda della pista da bob di Cortina e sulla notizia che sono previsti nuovi impianti sciistici in Abruzzo: ''Non sono solo ignoranti e avidi, sono pericolosi: predatori di futuro''
Tutti i report climatici, così come le analisi socioeconomiche sul turismo montano, proclamano la fine ormai prossima dello sci nella gran parte delle stazioni attive. Ma allora come è possibile che molte comunità residenti in quelle stazioni, spesso prive dei servizi di base, si dicano favorevoli agli stanziamenti di denaro pubblico a favore di impianti sciistici destinati ad un fallimento pressoché certo?
Oggi si è tenuta a Venezia una conferenza stampa tra il Comitato Olimpico Internazionale e le autorità italiane. Sette giovanissimi ampezzani hanno così deciso di raggiungere la Serenissima per esprimere la loro contrarietà alla realizzazione della pista da bob. "Non abbiamo strade, non abbiamo trasporto pubblico, non abbiamo sanità, e la risposta della Regione del Veneto e dello Stato è farci una pista da bob che probabilmente dovrà essere mantenuta dal comune con una spesa di circa un milione e mezzo l’anno?"
Il Cio oggi ha partecipato a una conferenza stampa a Venezia con le autorità italiane dopo aver visitato i luoghi dove si disputeranno le olimpiadi. Il dubbio più grande è se la pista sarà pronta o meno per i giochi. Guarda: ''In Italia esistono già 3 esempi di impianti di questo tipo chiusi e abbandonati. Sicuramente una fetta della eredità di questa edizione dei giochi è già sotto gli occhi di tutti. Basti pensare all’abbattimento di un bosco di larici centenari''
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