Ispra ha presentato il rapporto 2024 sul consumo di suolo nel nostro paese, un documento che mostra uno scenario preoccupante: il consumo di suolo rimane elevato e continua ad avanzare al ritmo di circa 20 ettari al giorno
La scoperta di incisioni rupestri preistoriche nelle vicinanze di un ghiacciaio offre lo spunto per alcune riflessioni sullo stato dei ghiacciai alpini e sull'aumento delle temperature
L’Europa si prepara a vivere una settimana dai connotati (finalmente) invernali, grazie a una configurazione meteorologica che, come sottolinea Giulio Betti, meteorologo e ricercatore del Cnr, porterà aria artica, neve e un significativo calo termico in diverse regioni
Le ricerche condotte dall’Istituto di Scienze Polari in collaborazione con università e istituzioni di alto livello europeo offrono delle nuove evidenze sull’impatto del cambiamento climatico sui ghiacciai montani della costa occidentale della Groenlandia
Grazie a European Ground Motion Service, una delle piattaforme fornite dal programma europeo Copernicus, possiamo visualizzare i movimenti del suolo (e quindi delle aree montuose italiane) con incredibile precisione e su una mappa interattiva
Warren Cairns, chimico dell’atmosfera e ricercatore dell’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è l'ospite dell’ultima puntata di Un quarto d'ora per acclimatarsi, il podcast de L'AltraMontagna che approfondisce i problemi ambientali e sociali sperimentati dalle terre alte tramite la voce di chi le vive, le affronta e le studia
Le grotte alpine stanno diventando un inaspettato indicatore del cambiamento climatico. Una recente ricerca condotta su quattro grotte situate nelle Alpi europee dimostra che il surriscaldamento globale non si ferma in superficie: i suoi effetti si fanno sentire anche in profondità
Vivere la montagna consapevolmente significa anche prendere in considerazione la presenza di animali al pascolo custoditi da cani da guardiania
La sentenza, pronunciata il 19 novembre 2024, dichiara definitivamente illegali le escursioni in motoslitta organizzate a Chamrousse, nell'Isère. Questa vittoria rappresenta il coronamento di una mobilitazione trentennale da parte delle associazioni
“È necessario coinvolgere attivamente i giovani, sensibilizzandoli sull’importanza della castanicoltura e sulle sue potenzialità, un settore innovativo in grado di ridefinire un futuro per una montagna viva”. Dal “pensatoio” appenninico di Oltreterra sono uscite numerose proposte e istanze, tra cui quelle della “Rete dei castanicoltori” di Slow Food
L’attuale situazione dei ghiacciai alpini ricorda gli ultimi minuti di vita di una farfalla. Naturalmente i tempi geologici non sono paragonabili a quelli biologici, ma per fortuna le metafore riescono a creare delle connessioni tra mondi all’apparenza lontanissimi
Se il frastuono delle turbine è inflitto a tutti, selvatici inclusi, se le immissioni non trascurabili prodotte dall’elicottero alterano uno spazio comunitario, c’è tuttavia chi continua a pubblicizzare l'eliturismo, ora addirittura sfruttando il Black Friday
Mentre delegati da tutto il mondo si riuniscono in Corea del Sud per definire i termini di un trattato globale contro l'inquinamento da plastica, cresce la consapevolezza che questo problema non riguarda solo gli oceani e le città, ma anche gli ecosistemi di alta quota. Le montagne, spesso erroneamente considerate luoghi incontaminati, stanno diventando vittime silenziose dell'inquinamento da plastica, un fenomeno che aggrava le pressioni ambientali già esistenti e mette a rischio risorse cruciali
Le conseguenze del cambiamento climatico non si limitano agli impatti fisici e ambientali. Gli effetti sulla salute mentale rappresentano una crisi nella crisi, come discusso nella recente Cop29. Il clima che cambia non solo causa eventi estremi come inondazioni e ondate di calore, ma aggrava anche disturbi mentali preesistenti e genera nuove sfide, tra cui ansia climatica, depressione e stress post-traumatico
La sua presenza si era ridotta ad appena un centinaio di individui sull’arco alpino all’inizio dell'Ottocento a causa della caccia intensiva. Ora la popolazione sulle Alpi Orobie è in ripresa grazie a un progetto di reintroduzione
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