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Pietro Lacasella
Antropologo e scrittore interessato ai contesti alpini. Nel 2020 inizia a curare il blog Alto-Rilievo / voci di montagna. Ha lavorato per il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua. Ha riorganizzato e curato i contenuti della testata online del Club alpino italiano Lo Scarpone. Oggi collabora con Il Dolomiti curando il quotidiano online L’AltraMontagna. Ha pubblicato Sottocorteccia, un saggio-diario sull’emergenza bostrico scritto a quattro mani con Luigi Torreggiani. Ha curato Scivolone olimpico, un volume sulla vicenda della pista da bob in programma di realizzazione a Cortina.
articoli recenti
21 January - 17:15
I nostri rilievi potrebbero cambiare drasticamente aspetto se dovesse prendere il sopravvento l’ideologia impressa in quel braccio teso e in quel ghigno superbo
24 December - 08:15
Viene spontaneo domandarsi da dove sorga tanto livore (un livore peraltro diffuso, che inquina periodicamente qualsiasi conversazione, anche le più sobrie e aperte al confronto)
22 December - 13:16
Spesso le tecnologie arrivano senza il libretto di istruzioni. Questo è il cuore del problema. È quindi necessario avviare o potenziare i percorsi formativi affinché i territori vengano vissuti con maggiore consapevolezza.
C’è inoltre un aspetto da non trascurare: questa tecnologia potrebbe permettere di salire in montagna a chi pigro non è, ma che magari a causa di problemi fisici necessita di un aiuto e allo stesso tempo, però, non pretende la realizzazione di un'impattante infrastruttura per soddisfare le proprie velleità.
Proviamo ad aggiungere un po’ di complessità alla questione
30 November - 06:00
L’attuale situazione dei ghiacciai alpini ricorda gli ultimi minuti di vita di una farfalla. Naturalmente i tempi geologici non sono paragonabili a quelli biologici, ma per fortuna le metafore riescono a creare delle connessioni tra mondi all’apparenza lontanissimi
28 November - 06:00
Dopo l’abete donato al Papa, prelevato in Val di Ledro per essere trasportato al Vaticano, ora a gettare benzina sul dibattito è un albero in plastica, istallato a pochi passi dal centro di Cortina. Il problema non è il taglio e nemmeno il materiale, ma la quantità?
11 November - 06:00
Come può una persona preoccuparsi per le temperature estive di questo anomalo novembre, per l’avanzata del bostrico – che è strettamente connessa all’aumento delle temperature –, per le tempeste di vento, e allo stesso tempo gioire per la vittoria di un politico la cui impronta negazionista rischia di rendere ancora più zoppi gli accordi internazionali sui cambiamenti climatici? Una risposta è di carattere divulgativo
09 November - 18:00
In montagna i vuoti, troppo vuoti, della bassa stagione, si alternano i pieni, troppo pieni, dell’alta stagione. Un’onda umana che, a forza di infrangersi sui rilievi per poi ritirarsi dopo appena qualche giorno, rischia di eroderli
02 November - 18:00
Le temperature sono di svariati gradi al di sopra delle medie climatiche stagionali, eppure percepiamo una sensazione di benessere, riflesso nitido di una società che per godere nel presente è disposta a sacrificare il futuro
01 November - 09:15
Il 1 novembre 1921 nasce ad Asiago Mario Rigoni Stern. La sua intera opera allunga le dita verso la consapevolezza che, per camminare nel mondo senza soffrire di vertigini, è necessario calibrare ogni passo
31 October - 18:00
Negli ultimi decenni, si è diffusa nella percezione comune la convinzione che la lontananza amplifichi il valore esperienziale del viaggio. Così capita sempre più spesso di conoscere nel dettaglio località molto distanti e di sentirsi estranei a casa propria. Ed è un peccato, perché conoscere è il primo passo per affezionarsi e affezionarsi è il primo passo per rispettare il territorio e le persone che lo abitano
26 September - 08:02
Mentre Vittorio Feltri dichiarava "I ciclisti? Mi piacciono solo quando vengono investiti", Michele Scarponi - uno dei più grandi interpreti del ciclismo contemporaneo - avrebbe compiuto 45 anni. Avrebbe, perché non c'è più. Il 22 aprile 2017 è stato, appunto, investito
20 September - 15:00
Potremmo chiamarla "sindrome da assuefazione da eventi estremi". I cambiamenti climatici rendono più frequenti e gravi gli eventi estremi, l'Ipcc lo scriveva in modo chiaro già nel 2021 ed eccoci qui a fronteggiare l'ennesima emergenza, e se fino a qualche anno fa questi episodi sembravano coinvolgere emotivamente la collettività, ora riescono a farlo in modo meno incisivo