"Contento quando una fila d'italiani la prenderanno a calci nel sedere". Il commento dell'ex leghista Bessone sulla speleologa Piana proietta in un vuoto empatico e culturale
Viene spontaneo domandarsi da dove sorga tanto livore (un livore peraltro diffuso, che inquina periodicamente qualsiasi conversazione, anche le più sobrie e aperte al confronto)
Massimo Bessone ed è stato vicepresidente del consiglio provinciale di Bolzano in quota Lega.
Qualche giorno fa ha deciso di commentare la vicenda della speleologa Ottavia Piana, definendola senza mezzi termini "una ragazzetta sciagurata", per poi aggiungere che sarà contento quando "una volta guarita e pronta per rientrare nella grotta troverà una fila di italiani che la prenderanno a calci nel sedere per insegnarle a vivere nel rispetto di tanti professionisti" (delle dichiarazioni di Bessone abbiamo parlato QUI)
Tornare nel merito della vicenda non ha senso considerato che è stato chiarito da voci autorevoli che la ragazza non era una sprovveduta né tantomeno una "sciagurata". Viene tuttavia spontaneo domandarsi da dove sorga tanto livore (un livore peraltro diffuso, che inquina periodicamente qualsiasi conversazione, anche le più sobrie e aperte al confronto).
Cosa spinge una persona a scagliarsi brutalmente contro una ragazza reduce da un'esperienza dolorosa (e non solo da un punto di vista fisico, ma anche emotivo)?
"Il vuoto" è una risposta plausibile. Un vuoto sicuramente empatico, tra i cui abissi annega il senso della solidarietà e della collettività; ma anche culturale: l'assenza di argomentazioni provoca infatti la necessità di utilizzare parole al veleno per speculare su chi, nella società, brancola nel buio. Su altri vuoti.
Da questa combinazione (carenza empatica e lacune culturali) hanno preso forma gli episodi più biechi della storia. È pertanto necessario riempire tali voragini con convinzione e tenacia, altrimenti, presto o tardi, potrebbero aprirsi anche sotto i nostri piedi.
Antropologo e scrittore interessato ai contesti alpini. Nel 2020 inizia a curare il blog Alto-Rilievo / voci di montagna. Ha lavorato per il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua. Ha riorganizzato e curato i contenuti della testata online del Club alpino italiano Lo Scarpone. Oggi collabora con Il Dolomiti curando il quotidiano online L’AltraMontagna. Ha pubblicato Sottocorteccia, un saggio-diario sull’emergenza bostrico scritto a quattro mani con Luigi Torreggiani. Ha curato Scivolone olimpico, un volume sulla vicenda della pista da bob in programma di realizzazione a Cortina.