In un panorama culturale proiettato verso la semplificazione, l'aggettivo "bello" trova un terreno fertile per proliferare assieme ai suoi più diretti sinonimi (fantastico, magnifico, stupendo, mozzafiato, ...). I libri di Giovanna Zangrandi riportano tuttavia i contesti montani a una loro opportuna pluralità, aiutando a percepire le diverse sfumature che caratterizzano le Terre alte e le società che le abitano
Dopo un interessante post pubblicato dal gestore del rifugio Pradidali (Pale di San Martino), è arrivato il momento di riflettere sul termine "rifugio". I confini di significato del termine si sono infatti allargati fino ad abbracciare anche strutture di respiro mondano, ricche di ogni confort e più simili agli alberghi o ai ristoranti di fondo valle. Secondo Carlo Alberto Zanella, presidente del Cai Alto Adige, "certi posti dovrebbero essere chiamati diversamente, magari 'resort', ma non rifugi"
Mary Varale frantumava i paradigmi culturali dell’epoca a suon di scalate strabilianti; metteva in discussione le voci cupe dei conservatori che confinavano le attività fisiche, come l’arrampicata, all’interno dell’universo maschile. Dopo un torto subito dal Club Alpino Italiano decise di congedarsi da quel livido presente per proiettarsi in un futuro ancora utopico per quegli anni
Con un post pubblicato oggi sulla nuova pagina Instagram "pista_da_boh", un gruppo di giovani ampezzani esprime scetticismo sull’effettiva necessità della pista da bob in fase di realizzazione all’ombra delle Tofane
«Ci sono giornate in cui la montagna ti dice "stai a casa"». Le parole dello scrittore Paolo Cognetti invitano a una riflessione più ampia, sulla struttura sociale che caratterizza e condiziona le nostre esistenze
In questo periodo di conflitti biechi, teatro di episodi inumani e contro cui bisognerebbe alzare i toni del dibattito in modo più deciso, riteniamo opportuno pubblicare una delle pagine più dolci e struggenti scritte sulla Prima guerra mondiale. Questo nella convinzione che alimentare il motore culturale sia una misura necessaria per arginare nuove e pericolose derive sociali. L'autore è Emilio Lussu, che ci lasciava il 5 marzo 1975, e il libro da cui è tratta la citazione s'intitola "Un anno sull'Altipiano"
Dopo il taglio del lariceto, sono iniziati i lavori di rimozione del parco giochi comunale posizionato giusto dove passerà la curva d'arrivo della nuova pista da bob di Cortina. Il parco era costato più di un milione di euro e per istallarlo ci sono voluti dieci anni
L'EDITORIALE. Esistono incomodi che permettono di trasformare connessioni rapide ed effimere in relazione di comunità, ingranaggio fondamentale per il futuro della montagna
Le ricadute delle Olimpiadi sul territorio possono anche essere positive: Casa Canada, eredità di Torino 2006, invita a realizzare strutture e infrastrutture di carattere duraturo e di interesse comunitario
Vale la pena chiedersi se la montagna abbia un valore intrinseco o se acquisti valore solo attraverso la realizzazione di strutture analoghe alle stanze panoramiche, come panchine giganti o ponti tibetani. Abbiamo bisogno, in altre parole, di essere guidati da queste istallazioni per lasciarci suggestionare dai territori alpini?
Con 35 voti favorevoli e 9 contrari, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la legge che permette la realizzazione di stanze panoramiche di vetro e legno, anche ad alta quota, sopra i 1600 metri di altitudine. Soglia, questa, dove sinora le norme urbanistiche ammettevano solo la presenza di bivacchi, rifugi e malghe. Opportunità per la montagna o controproducente omologazione del paesaggio?
La pista di bob - ha affermato Zaia a margine della conferenza stampa del Cio del 23 febbraio scorso - con il suo sviluppo ipogeo offrirà “una sostenibilità visiva a un versante della montagna”, ma le associazioni ambientaliste dell’Alto Bellunese: "Ci sorge un sospetto: forse al Presidente non è stato ben illustrato il progetto come d'altra parte non è mai stato mostrato ai cittadini"