Oggi è stato presentato a Milano il programma della settantaduesima edizione del Trento Film Festival (dal 26 aprile al 5 maggio). Tra i 120 film e gli oltre 130 eventi in programma, torna "Un’Ora per Acclimatarsi", rassegna organizzata da L’AltraMontagna e dedicata alla comprensione delle crisi ambientali e sociali in atto nelle Terre alte, attraverso le voci di coloro che le sperimentano ogni giorno, le studiano e si impegnano per contrastarle
(L'editoriale) Le nostre fotografie spesso riflettono l'idea di montagna che si è sedimentata nella società e dentro di noi: una montagna "purissima", "salubre" e priva di contaminazioni antropiche. Ma ovviamente la realtà ci racconta una storia diversa, ed è forse proprio accettando la presenza umana su Alpi e Appennini che si può favorire una frequentazione più equilibrata e consapevole
Nelle montagne esterne rispetto ai grandi flussi turistici, nelle valli vittime dello spopolamento, quando i versanti non sono interrotti da vertiginosi precipizi rocciosi, spesso è il bosco a farla da padrone. Eppure scavando sotto l'epidermide, infilandosi sotto quella coperta verde e lunga, spesso si scoprono tracce antropiche; si possono osservare i segni di un passato non così lontano in cui l'uomo ha provato a dialogare con quei versanti, con quei boschi, in cui ha provato ad addomesticarli, ricavando risorse preziose
Giovanni Baccolo, glaciologo, membro del comitato scientifico de L'AltraMontagna e ricercatore all'Università di Roma Tre, ci accompagna dentro al manto nevoso con un video girato nel Vallone dei Camosci (Prealpi Lombarde), dove ha campionato la neve che contiene al suo interno la polvere trasportata dal Sahara che si è depositata sulle Alpi meridionali con le ultime perturbazioni
Negli anni Settanta, ha spiegato a L'AltraMontagna l'ex sindaco di Erto Italo Filippin, “io e Mauro Corona abbiamo scoperto questo posto per poterci allenare nei mesi freddi della stagione invernale. Abbiamo aperto delle vie assieme. Poi la cosa è arrivata a conoscenza di altri scalatori della zona e anche del Veneto, ed è diventata una palestra di roccia molto frequentata”. Una storia che permette di ricordare il disastro del Vajont
(L'editoriale). Il primo aprile è una tradizione divertente, che fa sorridere. Meno spassoso è il progressivo diffondersi di questo costume che ha ormai inondato quotidianamente, con un flusso interminabile di annunci infondati, il panorama comunicativo mondiale
C’è un passaggio di "Aspettando l’alba", libro dello scrittore altopianese Mario Rigoni Stern, che è sempre bello leggere la domenica di Pasqua, appena svegli. Rigoni racconta la sua Pasqua del 1944, quando si trovava prigioniero nel Lager tedesco I/B. Nel farvi gli auguri, abbiamo deciso di pubblicarlo
Diverse processioni pasquali ogni anno vengono organizzate tra Alpi e Appennini. Il fine ultimo di queste celebrazioni è forse quello di rinsaldare il senso di appartenenza a una comunità. I legami, sfibrati dalle incombenze quotidiane, si riallacciano per qualche giorno, o anche solo per qualche ora. In un presente a trazione individualista ciò è importante perché, a prescindere dal credo, permette di respirare un sentimento di collettività
Questa sera, a Propaganda Live, la trasmissione condotta da Diego Bianchi (Zoro), è stato intervistato Antonio Albanese, attore protagonista insieme a Virginia Raffaele del film fresco di uscita Un mondo a parte del regista Riccardo Milani. Il film ha il merito di puntare i riflettori sulle difficoltà che stanno attraversando molti paesi di Alpi e Appennini. Difficoltà che si propagano di anno in anno, ma di cui ancora si parla poco. "Se chiudi una scuola in un modo o nell’altro si disgrega una comunità, si spezza, si divide, perché devi raggiungere altre località"
A Socol (Cortina), sono arrivati i primi container per realizzare la sede del villaggio operaio finalizzato a ospitare i circa duecento lavoratori che si occuperanno di mettere in piedi la discussa pista da bob. Proprio al villaggio operaio sabato 13 aprile si raduneranno, per ribadire la contrarietà alla pista da bob e, più in generale, “alle Olimpiadi insostenibili”, le associazioni e i cittadini che ancora faticano ad accettare la realizzazione di un’opera su cui grava un futuro colmo di incertezze
Di presa in presa, di via in via, la forte climber Nasim Eshqi ha trovato la forza per emanciparsi dalle logiche culturali su cui si sorregge il governo del suo paese, l’Iran, dove basta un hijab indossato non correttamente per imbattersi in pene severe. La sua storia è stata raccontata da un docufilm, "Climbing Iran", che verrà proiettato su iniziativa della sezione Cai di Bolzano, venerdì 12 aprile, alle 20:30, al Teatro Comunale in Galleria Telser (ingresso libero)
"Un mondo a parte", il film di Riccardo Milani che vede come attori protagonisti Antonio Albanese e Virginia Raffaele, punta i riflettori sulle difficoltà che stanno attraversando molti paesi di Alpi e Appennini. Difficoltà che si propagano di anno in anno, ma di cui ancora si parla poco. La nostra recensione