Mario Rigoni Stern e la sua Pasqua 1944 nel Lager tedesco I/B: "Sentii quel peso insolito nella tasca e con la mano avevo scoperto l'emozionante dono"
C’è un passaggio di "Aspettando l’alba", libro dello scrittore altopianese Mario Rigoni Stern, che è sempre bello leggere la domenica di Pasqua, appena svegli. Rigoni racconta la sua Pasqua del 1944, quando si trovava prigioniero nel Lager tedesco I/B. Nel farvi gli auguri, abbiamo deciso di pubblicarlo
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
C’è un passaggio di Aspettando l’alba, libro dello scrittore altopianese Mario Rigoni Stern, che è sempre bello leggere la domenica di Pasqua, appena svegli. Rigoni racconta la sua Pasqua del 1944, quando si trovava prigioniero nel Lager tedesco I/B. Nel farvi gli auguri, abbiamo deciso di pubblicarlo:
"Un uovo di gallina cotto e colorato con erbe, foglie di cipolla e fondi di caffè: come quelli che le ragazze del mio paese usano donare ai ragazzi alla vigilia dell'Ascensione. Lo mangiai nell'angolo del recinto da dove si vedeva la campagna con le betulle rinverdite. Quell'uovo me lo aveva infilato nella tasca del pastrano una bambina polacca che ogni mattina incontravamo quando saliva sul treno con i compagni per recarsi a scuola. Mi guardava e mi regalava un sorriso che mi aiutava a vivere. La mattina del sabato Santo si era avvicinata furtiva e lesta; poi sentii quel peso insolito nella tasca e con la mano avevo scoperto l'emozionante dono".