I costi preventivati nel 2019, in sede di candidatura, ammontavano a circa 1,7 miliardi di euro. A cinque anni dalla presentazione del dossier le spese sono più che raddoppiate, come si legge nel report di Legambiente Nevediversa 2024. Ad oggi il budget per i giochi olimpici è di circa 4 miliardi di euro
Lo studio proposto dalla Svizzera dovrebbe raccogliere tutti gli studi finora fatti per poter identificare lo stato dell’arte su questa tecnologia e le implicazioni che potrebbe avere per l'approvvigionamento alimentare, la biodiversità, la disuguaglianza globale e la sicurezza. Non si tratta di una proposta a favore di questa tecnica ma di uno studio che possa delineare i rischi anche transfrontalieri che queste tecnologie comportano
Da anni le amministrazioni comunali che si succedono a Palazzo Rosso tentano in qualche modo di “rilanciare” la stazione turistica del Nevegàl e da anni le temperature del colle aumentano e la neve scarseggia. Le soluzioni finora proposte sono però sempre le stesse e sembrano tutte ripescate da una scatola riempita quarant’anni fa e mai aggiornata. Forse è arrivato il tempo di guardare al Nevegàl con occhi nuovi, contemporanei
Non è il primo caso di luoghi simbolici delle Alpi sfruttati dai grandi brand di moda a fini commerciali e di marketing. Viene spontaneo chiedersi fino a che punto le comunità montane sono disposte a sacrificare il proprio patrimonio naturale per compiacere i grandi brand o le grandi aziende in cambio di qualche onere
Il masterplan della pista originale, consegnato con il report delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 prevedeva il rifacimento del “Bob bar” nello stesso piazzale dove si trova ora. Era uno degli edifici ancillari alla pista così come il museo. Nel nuovo “progetto light” la ricostruzione dell'edificio del bar non è più prevista. Al suo posto una semplice “sistemazione della piazza con livellamento”
Tra le legacy (le ricadute di un grande evento nel lungo periodo) indicate nel report di Fondazione Milano-Cortina 2026, si indicano come obiettivi quelli di combattere lo spopolamento delle terre alte, minimizzare gli impatti sugli ecosistemi naturali, ridurre le emissioni associate all’evento o creare un impatto sociale positivo. Tutti punti che, secondo gli organizzatori della manifestazione, sono ampiamente disattesi.
La vicenda bob di Cortina insegna che per progettare il futuro dei nostri territori occorre abbandonare una visione individualista per agire collettivamente. Un accorgimento necessario per tutelarsi da una politica che in più occasioni mostra disinteresse per le reali esigenze dei territori
Breve resoconto della Coppa del Mondo di sci alpino, tenutasi a Cortina lo scorso fine settimana, tra lusso esagerato, cambiamenti climatici e maltipoo. L'industria dello sci è ancora un importante motore economico per alcuni territori montani, ma si iniziano a vedere le prime crepe
In Svizzera, i ghiacciai possono contare sul sostegno appassionato e sulle azioni risolute di molti cittadini. Le Klimaseniorinnen ("Signore del clima") ci insegnano come l'attivismo montano non abbia età
Con l’aumentare di intensità e frequenza degli eventi estremi aumentano anche i danni che non sempre potranno essere ripagati dai piccoli agricoltori o allevatori. Sobbarcare i costi ai cittadini sottoforma di tassazioni o rinunciando a esenzioni amplifica la sfiducia verso le politiche (tra cui quelle climatiche) che in questo decennio saranno essenziali per l’abitabilità delle terre alte e non solo
Il comune di San Gregorio Nelle Alpi, 1536 abitanti, ha aperto la finestra verso un futuro rinnovabile per tutti i comuni alpini con la formalizzazione della prima comunità energetica rinnovabile (CER) delle Dolomiti Bellunesi
Quarant’anni dopo Vacanze di Natale ‘83 i canoni estetici utilizzati per promuovere le Dolomiti ripropongono gli stessi stereotipi frivoli della montagna. Il cane Chico è l'ennesimo tentativo per distogliere il pensiero dalle complessità delle terre alte