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Care Olimpiadi, quanto ci costate! Le spese sono più che raddoppiate e il budget è salito a 4 miliardi di euro

I costi preventivati nel 2019, in sede di candidatura, ammontavano a circa 1,7 miliardi di euro. A cinque anni dalla presentazione del dossier le spese sono più che raddoppiate, come si legge nel report di Legambiente Nevediversa 2024. Ad oggi il budget per i giochi olimpici è di circa 4 miliardi di euro

di
Michele Argenta
15 marzo | 06:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Rileggere il dossier di candidatura per le Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026 ha sempre un discreto fascino. Al paragrafo 9 del primo capitolo, si legge che “Milano Cortina 2026 è totalmente impegnata a mettere in atto efficaci procedure di sviluppo dei luoghi designati con un accurato monitoraggio per mantenere i tempi e i costi di costruzione sotto continuo e rigoroso controllo”. I costi preventivati nel 2019, in sede di candidatura, ammontavano a circa 1,7 miliardi di Euro (di cui 0,3 miliardi di spese iniziali e costi operativi, 1,36 miliardi di budget per le opere olimpiche e 0,4 miliardi di spese di sicurezza).

A cinque anni dalla presentazione del dossier i costi sono più che raddoppiati. 

Infatti, come si legge nel report di Legambiente Nevediversa 2024 presentato martedì a Milano, ad oggi il budget per i giochi olimpici è di circa 4 miliardi di Euro, così come si sono accumulati ritardi e cambi di programma nella gestione dei lavori. Sembra quindi che tutto ciò che inizialmente era stato promesso sia stato disatteso.

Questi costi sono distribuiti in 111 opere, di cui 46 sportive e 54 infrastrutturali che rimarranno su territori interessati (Veneto, Lombardia, Trentino e Alto Adige) e peseranno sulle tasche dei contribuenti italiani.

 

L'aumento dei costi dei giochi olimpici Milano Cortina 2026. Fonte Legambiente

 

Il rincorrersi dei governi italiani (dal 2019 al 2024 si contano in successione quattro governi, di cui tre politici) e i capricci dei singoli politici, non hanno giovato alla causa sportiva: dalle opere escluse (come l’Ice Rink di Baselga di Piné) ai ritardi accumulati nella costruzione della pista da bob Eugenio Monti di Cortina d’Ampezzo, la mutabilità politica ha inciso pesantemente su tempistiche e costi.

 

Sempre nel report Nevediversa 2024 viene evidenziato come i precedenti olimpici parlino chiaro. I costi di Torino 2006 ammontano a circa 4,37 miliardi di euro (circa l’80% in più di quello preventivato) con un'eredità olimpica (o legacy come riportata nei report) a dir poco premonitrice: i trampolini di Pragelato e la pista di Cesana sono in stato di abbandono da anni. 

 

Proprio la legacy dei giochi, ovvero l’eredità materiale e immateriale, è l’elemento che spaventa di più chi si occupa di tutela del territorio, di ambiente e di comunità locali. I Giochi olimpici sono sempre stati presentati al pubblico come volano per le economie locali mentre la politica locale e nazionale ha smantellato i servizi essenziali per facilitare la vita nelle terre alte. 

 

Un ultimo dato per valutare l’impatto economico delle opere sulle tasche degli italiani e un esempio di “buona legacy” che l’impiego di queste risorse avrebbe potuto avere sul territorio: il costo della linea metropolitana M4 di Milano è costata circa 1,8 miliardi di euro, mentre secondo uno studio RFI, il collegamento ferroviario Feltre-Primolano potrebbe costare circa 720 milioni di euro. Come sempre, ci auspichiamo che la politica, alla prossima candidatura olimpica, si fermi a riflettere un po’ di più riguardo le vere necessità dei territori montani.

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