Marta Aidala con il suo “La strangera” è stata la sorpresa all’interno della classifica dei libri più letti nell’estate e, con discrezione, ha portato una storia di decostruzione e ricostruzione di un personaggio, Beatrice, in un contesto di alta montagna. Recuperando la classica dialettica tra città e alpeggio, tra pianura e terre alte, Aidala ha saputo trovare la sua voce e la sua collocazione in tensione diretta con i narratori che più hanno indagato tale spazio di riflessione
Simone Torino è nato ad Aosta e ha fatto, nella vita, tanti mestieri. Tra questi anche lo scrittore. E con “Macaco” ha vinto il Premio Calvino per inedito, il premio più prestigioso e autonomo per esordienti italiani. Gli abbiamo fatto qualche domanda su come opera e soprattutto su quanto la matrice per così dire alpina, abbia agito sul suo modo di scrivere e si sia infiltrata in altre tradizioni letterarie
Paolo Miorandi è nato a Rovereto dove vive e esercita la sua professione di psicoterapeuta. A questa attività, affianca un lavoro specialissimo sulla scrittura e la sua evanescenza a partire da scrittori della tradizione post asburgica. Tra questi, si staglia Robert Walser, uno tra i più misteriosi legati a tale temperie, a cui ha dedicato un libro uscito nel 2021 da Exorma intitolato "Verso il bianco". Attraverso le parole di Walser, Miorandi si addentra nel senso ultimo del vagabondare in natura
Donatella Di Pietrantonio è nata a Penne in provincia di Pescara. Un dato importante perché la provenienza ha informato in modo profondo la produzione letteraria. Scrittrice dalla voce specifica e forte, ha vinto numerosi premi con il romanzo “L’Arminuta” uscito per Einaudi. Esce, ancora per Einaudi, “L’età fragile”, candidato al Premio Strega di quest’anno. E’ senz’altro una delle scrittrici italiane più sensibili ai temi delle relazioni familiari. Efficace nel calarle nel contesto ambientale e culturale, ha anche una capacità di osservazione antropologica non comune e mai scontata. La montagna, intesa come luogo ambivalente, è parte della sua riflessione
Intervista a Claudio Morandini, scrittore molto appartato originario di Aosta, vincitore del premio Elsa Morante con "Neve piede cane". Uno scrittore attento a limare e a ripensare la pagina, che ha recentemente pubblicato "La conca buia", romanzo segnato da un sarcasmo fortissimo e da una viva capacità polemica nei confronti di qualsiasi stereotipo che sia legato alla estetica della montagna
Franco Michieli è un uomo preciso che sa unire alla osservazione scientifica una autentica fascinazione per la "wilderness". Geografo, esploratore, scrittore e garante internazionale di Mountain Wilderness, ha scelto di vivere nelle Alpi. Le sue traversate, a piedi o con gli sci, sono condotte all’insegna del purismo, senza alcun ausilio tecnologico. Ha appena pubblicato per Ponte alle Grazie “Le vie invisibili. Senza traccia nell’immensità del Nord”. I suoi libri precedenti tra cui “La vocazione di perdersi” per Ediciclo e “L’abbraccio selvatico delle Alpi” hanno ottenuto uno straordinario riconoscimento di pubblico
Davide Longo, piemontese di nascita, è uno scrittore molto legato a territori di provincia, quasi di nicchia. Ha pubblicato per diversi editori italiani, sperimentando anche la letteratura per bambini e ragazzi. Ha scritto sceneggiature ed è un camminatore per abitudine. "Nel 2004 la narrativa che si occupava di montagna era considerata eccentrica, di nicchia, addirittura azzardata, visto che il pubblico italiano era poco sensibile a quel tipo di ambientazioni"
Giornalista, scrittrice, conduttrice radiofonica, Caterina Soffici ha pubblicato un curioso diario di montagna “Lontano dalla vetta” in cui racconta, fuor di retorica, la sua avventura di donna che incontra la montagna per necessità, forzata dalla reclusione dovuta al Covid: "Dopo la pandemia, ahimè, i cambiamenti che scorgo sono solo in peggio. Il Covid è stato uno shock per le popolazioni di montagna: hanno visto uno spettro, ovvero la montagna senza sci, che potrebbe essere dietro l’angolo se continuano gli inverni senza neve. Lo sci dei cannoni e della neve sparata non è economicamente sostenibile, senza sostegno pubblico. Reggerà finché le temperature lo consentiranno"
Gianni Rigoni Stern è nato ad Asiago ed è uno dei figli di Mario Rigoni Stern. Legato al suo territorio, ha studiato scienze forestali. Attivo e impegnato sul fronte della conservazione delle malghe, è un profondo conoscitore dei pascoli e delle tecniche più aggiornate per la produzione del formaggio. Competenze che da sempre ha trasferito anche in altri ambiti, come quello della cooperazione internazionale con il progetto della “Transumanza della pace”
Paolo Malaguti è uno scrittore decisamente fuori dagli schemi. Con una lingua dalla variabilità dialettale e una profonda conoscenza di luoghi e memorie, ha scritto romanzi che ricostruiscono ambienti e vite minime dalla portata universale. I suoi ultimi romanzi "Se l'acqua ride"; "Il Moro della cima" e "Piero fa la Merica" sono stati pubblicati da Einaudi
Adele Zaini è uno degli esempi più interessanti di come l'attivismo in campo ambientale possa scegliere strade non scontate. Insieme a tre compagne di viaggio, a cui in itinere si è aggiunta una quarta, ha deciso di intraprendere un viaggio a piedi attraverso le Alpi ponendo la massima attenzione a quello che ci si porta dietro uscendo dalla soglia di casa, soppesando ogni dettaglio affinché fosse compatibile con un impatto dolce sul territorio
Daniela Perco, antropologa e ideatrice del Museo Etnografico Dolomiti riflette sul presente e sul futuro dei musei etnografici: "Nei contesti montani segnati dall'abbandono dei luoghi e dall'invecchiamento della popolazione, i musei etnografici diventano spesso il fulcro di processi partecipativi e inclusivi, creando reti solide e aprendosi a pratiche ecomuseali, con il recupero ad esempio della biodiversità coltivata"