Contenuto sponsorizzato
Attualità

Nuova allerta overtourism a Roccaraso: com'è la situazione? La video-intervista al sindaco Francesco Di Donato

di
Emanuele Valeri
02 febbraio | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Dopo il grande afflusso turistico che lo scorso fine settimana ha interessato Roccaraso (ne abbiamo parlato QUI), l'amministrazione ha deciso di adottare delle misure per ridurre il pericolo di overtourism. Abbiamo raccolto le parole del primo cittadino Francesco Di Donato, in queste prime ore soddisfatto del sistema messo in campo dalla prefettura, anche se ancora non si sbottona: "La fase di deflusso, attorno alle 16:00-16:30, è quella un po' più complicata".

 

"Le misure adottate", informa il primo cittadino, "sono due posti di controllo al confine tra Abruzzo e Molise dove vengono controllate le targhe dei pullman in arrivo e chi non è autorizzato viene mandato immediatamente indietro (...) è solo una restrizione relativa ai bus turistici perché non siamo in grado, non ci è proprio possibile ospitarne 250 in una sola domenica".

 

Ad ora, conclude il sindaco, non ci sono state irregolarità ai posti di controllo.

 

Di seguito l'intervista completa:

SOSTIENICI CON
UNA DONAZIONE
Contenuto sponsorizzato
recenti
Attualità
| 02 febbraio | 17:31
Gli amministratori forse dovrebbero essere supportati maggiormente dal Ministero del Turismo (che ancora non si è espresso in modo chiaro su quanto avvenuto, con dichiarazioni capaci di indicare una linea di condotta virtuosa) allo scopo di affrontare una problematica che, al posto di offrire dei benefici concreti, rischia di fagocitare i territori; di spolparli per poi abbandonarli al loro destino, come un abito passato di moda
Attualità
| 02 febbraio | 12:30
L'influencer Antony Sansone, davanti alle telecamere, pretende le scuse del sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato
Alpinismo
| 02 febbraio | 09:00
"Nel suo caso l'uso dell'airbag è stato una salvezza. Nonostante i 300 metri di caduta e la dimensione della valanga, lo abbiamo ritrovato cosciente e fuori. Ma non sempre è così. È quindi fondamentale studiare il luogo dove si va, conoscere lo stato del manto nevoso, sciare accompagnati e non sottovalutare mai una parete solo perché la si conosce"
Contenuto sponsorizzato