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Attualità

“Roccaraso non è un luna park o l'estensione di qualche quartiere urbano da conquistare con Tik Tok: serve un turismo vero che non distrugga ambiente e comunità”

L'appello arriva da Uncem, che dopo l'”invasione” di turisti registrata negli scorsi giorni nella nota località abruzzese si schiera con il primo cittadino, Francesco di Donato: “Roccaraso vuole un turismo fatto di arrivi e presenze che lascino opportunità e benefici alle comunità”

di
Redazione
01 febbraio | 19:08
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Francesco di Donato ha tutto il supporto istituzionale di Uncem per gestire una situazione che ha visto, negli ultimi 10 giorni, grandi attenzioni per il Comune che guida con grande esperienza”. Sono queste le parole dell'Unione nazionale comuni comunità enti montani nel commentare quanto avvenuto negli scorsi giorni a Roccaraso, la nota località abruzzese “invasa” lo scorso weekend da migliaia di turisti (si parla di oltre 260 pullman dalla Campania per un totale di circa 10mila turisti arrivati in un paese di 1400 abitanti) e diventata un caso nazionale (Qui Articolo).

 

Roccaraso – continua il presidente Uncem Marco Bussone – vuole un turismo fatto di arrivi e presenze che lascino opportunità e benefici alle comunità. Roccaraso è turismo da decenni, sci e divertimento, ma è soprattutto ambiente, territorio, comunità che ci vivono e lavorano. Con il gettito economico così importante dal turismo è evidente che sia attrezzata e sappia rapportarsi con i flussi. Ma Roccaraso non è un luna park, o l'estensione urbanistica di qualche quartiere urbano da conquistare con Tik Tok. Lo abbiamo detto chiaro nel 2020 agli Stati generali della Montagna, organizzati da Uncem con il Dipartimento per gli affari regionali e delle autonomie della presidenza del Consiglio proprio a Roccaraso, con Francesco di Donato”.

 

“Uncem – precisa Bussone – è con Francesco e con tutti i sindaci dei Comuni montani (a partire dal presidente della Provincia e sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, e dal sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo) che aspettano a braccia aperte i turisti. Ma lavorando a monte su numeri chiari, puntuale organizzazione, regole e efficace collaborazione istituzionale. Contingentare i pullman è giusto. Mettere una tassa di soggiorno 'di valle', qui come altrove, è corretto. Non solo sulle notti dormite. È da studiare come. È chiaro che Roccaraso e gli altri Comuni, tutto l'Alto Sangro come tutte le Alpi e gli Appennini, respingono e respingeranno le invasioni di chi interpreta la montagna come un parco giochi o come 'montagna-da-bere', da spremere in un giorno”.

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