Apre il comprensorio sciistico più piccolo al mondo: può vantare una pista nera di 20 metri e contiene un messaggio sociale
La sciovia verrà inaugurata sabato, a San Gallo: che ci sia o meno la neve - assicurano i responsabili del progetto - il bar sarà comunque aperto
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Sabato prossimo, nella località svizzera di San Gallo (740 metri di altitudine), aprirà il comprensorio sciistico più piccolo al mondo: un condominio destinato alla demolizione è stato convertito da quattro artisti in una stazione sciistica che sul pendio antistante potrà vantare una pista nera di 20 metri (dove si scierà anche di notte grazie all'illuminazione). Sempre 20 sono i metri che separano la stazione a valle da quella a monte dello skilift.
Il progetto, spiegano gli ideatori, ha lo scopo di sensibilizzare sulle difficoltà che i comprensori sciistici a quote medio basse stanno attraversando a causa dell'aumento delle temperature.
L'istallazione artistica è un omaggio al sistema di risalita a forma di ancora (in questo caso recuperato dal comprensorio sciistico di Klausenböhl, nel comune di Gais, dov'è stato in funzione per oltre sessant'anni). Secondo l'idea degli artisti le ancore, sempre più rare poiché sostituite delle seggiovie o perché dismesse a causa dell'aumento delle temperature, si fanno allegoria del clima che cambia. Uno strumento un tempo consueto, che oggi rischia tuttavia di estinguersi, un po' come la neve a quote medio basse.
"Vogliamo ricordare alla gente quanto la neve fosse una cosa ovvia", ha affermato l'artista Anita Zimmermann al quotidiano sangallese St. Galler Tagblatt.
L'iniziativa sorge dunque dalla nostalgia per un passato che sta progressivamente trasformandosi.
"Secondo i promotori - spiega Ticinonews - il progetto costerà 187.000 franchi. Il governo cantonale gli ha concesso una sovvenzione di 45.000 franchi provenienti dal fondo della lotteria. Tuttavia l'UDC (l'Unione Democratica di Centro è un partito politico svizzero di destra ed estrema destra nazionalista e conservatore n.d.r.) è intervenuta nel parlamento cantonale e ha chiesto di cancellare questo contributo, con la motivazione che non si dovrebbe versare denaro ad attivisti per il clima verdi e di sinistra che sparano a zero sulle stazioni sciistiche e il turismo invernale.
La maggioranza borghese in parlamento ha infine ottenuto l'annullamento del contributo del governo. Gli artisti all'origine del progetto hanno quindi lanciato un finanziamento collettivo (crowdfunding) per ottenere i 45.000 franchi rifiutati dal parlamento. Questa mattina avevano raccolto circa 38.000 franchi".
La sciovia verrà inaugurata ufficialmente sabato: che ci sia o meno la neve - assicurano i responsabili del progetto - il bar sarà comunque aperto.