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Roccaraso: braccio di ferro tra istituzioni e influencer. Da un lato le restrizioni del sindaco, dall'altro l'invito a raggiungere ugualmente la località abruzzese

Sul social Tik Tok si trovano video contro il primo cittadino, con utenti che minacciano di dirigersi ugualmente verso l’Alto Sangro, invitando altre persone a non rispettare le restrizioni imposte dalle autorità

di
Emanuele Valeri
31 gennaio | 20:49
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Il fine settimana si avvicina e le polemiche sulla vicenda Roccaraso non accennano a placarsi.

 

Da una parte il Sindaco di Roccaraso che, in seguito all'affluenza di domenica 26 gennaio, è stato costretto a prendere dei provvedimenti per mettere argine all'"assalto" turistico previsto per i prossimi weekend; dall’altra gli influencer stanno coordinando vere e proprie flotte di "aiutanti" - tramite canali Telegram e gruppi Facebook - per convogliare quanti più turisti possibili.

 

La situazione rischia quindi di sfuggire di mano, perché tutta questa storia è stata trasformata in una "questione di principio": le regole da una parte e la disobbedienza dall’altra.

 

La notizia è stata inoltre alimentata da una massiccia attenzione mediatica, tanto che pure il noto giornale britannico The Guardian ieri sera ne ha parlato, pubblicando le immagini della fiumana turistica di domenica scorsa.

 

In televisione ha preso vita un vivace dibattito, con il Sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato che ha ribadito che non si tratta di una questione di “razzismo nei confronti dei campani”, ai quali la comunità dell’Alto Sangro è per altro molto legata, ma ha provato a spiegare che questo genere di turismo non fa il bene del paese.

 

Diversa è invece l’opinione degli influencer e di molti campani, che ritengono quanto sta accadendo irrispettoso nei confronti dei napoletani: c’è ad esempio chi ha definito i provvedimenti “norme anti napoletani”.

 

Sul social Tik Tok si trovano ad esempio video contro il primo cittadino di Roccaraso, con utenti che minacciano di dirigersi ugualmente verso l’Alto Sangro, invitando altre persone a non rispettare le restrizioni imposte dalle autorità.

 

Se alcuni influencer come Rita De Crescenzo - nota ai fatti di cronaca sia per le sue vicende giudiziarie, che per avere dato vita a tutta questa vicenda - in un modo non troppo convincente affermano di non centrare nulla con l'organizzazione dei pullman e con questo genere di turismo, altri invece continuano a proporre biglietti per raggiungere la località.

 

Il Comune di Roccaraso ha messo a disposizione un portale, dove i bus per accedere al paese devono registrarsi. Ad oggi (le prenotazioni ormai sono state chiuse) si contano in totale 60 registrazioni. A queste vanno aggiunti una decina di pullman in arrivo dall’Abruzzo.

Un numero nettamente inferiore ai 100 previsti dall’ordinanza.

E quelli che potrebbero arrivare in più? Di Donato è stato categorico: saranno invitati a tornare indietro.

 

Considerato che la Prefettura non può escludere eventuali problemi di ordine pubblico, verranno effettuati dei posti di blocco sia sulla Statale 17 che probabilmente ai caselli autostradali.

 

In molti sostengono non sia da escludere, visto il basso numero di pullman registrati, che in molti decidano di recarsi a Roccaraso con la propria automobile per non incorrere nel rischio di essere fermati.

 

 

PREZZI ALLE STELLE, FINO A 363 EURO PER UNA NOTTE. ALTERNATIVE FINO A 840 EURO

 

Nonostante il gran trambusto degli ultimi giorni, le attività ricettive del paese hanno registrato il soldout, tanto che per la notte tra sabato 1 e domenica 2 febbraio il prezzo di una stanza matrimoniale arriva a costare fino a 363 euro a persona.

Non cambia molto se ci spostiamo nei dintorni, quindi nel raggio di 20 chilometri, con i prezzi che variano dai 150 agli 840 euro a notte.

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