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Ambiente

Grandi carnivori, viaggio in Slovenia nel centro Dina Pivka: ''Sviluppando piani di gestione comune orsi e lupi possono diventare risorse per la comunità''

Slovenia e Croazia stanno lavorando a delle strategie per la conservazione dei grandi carnivori che si svolge anche tramite la realizzazione di progetti come Carnivora Dinarica. Gli strumenti e i materiali che emergono da questi processi di analisi della situazione vengono poi esposti e raccontati in un unico luogo: il centro Dina Pivka, dedicato alla coesistenza con i grandi carnivori, e in particolare con l'orso, il lupo e la lince

di
Sofia Farina
19 settembre | 06:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

"Il nostro interesse comune è quello di preservare i grandi carnivori in natura per il futuro. Per farlo, dobbiamo imparare a condividere il paesaggio".

 

Slovenia e Croazia stanno lavorando a delle strategie per la conservazione dei grandi carnivori che si svolge anche tramite la realizzazione di progetti come Carnivora Dinarica, in cui, con un budget di 2.3 milioni di euro per 30 mesi di lavori, gli esperti stanno sviluppando e testando nuove scoperte scientifiche, delle azioni pilota, degli esempi di buone pratiche e materiale didattico.

 

Gli strumenti e i materiali che emergono da questi processi di analisi della situazione vengono poi esposti e raccontati in un unico luogo: il centro Dina Pivka, dedicato alla coesistenza con i grandi carnivori, e in particolare con l'orso, il lupo e la lince, che L'AltraMontagna ha recentemente visitato.

 

Il Centro, come si evince dal nome, si trova a Pivka, nella regione dinarica, in un'area principalmente nota per le grotte di Postumia e in cui le sfide della coesistenza sono diverse e sentite.

Il centro si occupa in modo permanente della comprensione di questi animali da parte sia dei residenti e che dei visitatori,  con l'obiettivo dichiarato di contribuire a ridurre i conflitti e a migliorare lo stato della popolazione di grandi carnivori nell'area transfrontaliera.

 

Infatti l'idea alla base della sua esistenza è proprio che grazie agli sforzi per raccontare i grandi carnivori in un ambiente urbano (come appunto il centro di Pivka), tramite una mostra interattiva allestita su oltre 400 metri quadri di spazio, la pressione dei visitatori e degli abitanti del posto sullo spazio vitale dei grandi carnivori sarà ridotta.

 

Il successo del Centro, aperto da pochi anni, è dimostrato dal fatto che viene frequentato da migliaia di visitatori ogni anno, 7000 nel 2023, come ci racconta la portavoce del Museo: "Abbiamo ogni anno più visitatori, tra cui tantissime scuole che arrivano anche dall'Italia".

 

"Educare le persone su come riporre correttamente i rifiuti in modo che gli orsi non possano raggiungerli, proteggere il bestiame con recinzioni elettriche o cani da guardia del bestiame e come comportarsi nella foresta sono solo alcuni dei modi per prevenire i conflitti - racconta Jana Gržinič, direttrice dell'Istituto per il turismo Pivka -. È necessario lavorare a stretto contatto con diversi gruppi di persone, come allevatori, cacciatori e agricoltori, in modo da creare fiducia e canali di comunicazione. Anche i media giocano un ruolo importante, influenzando i sentimenti verso i grandi carnivori".

"I grandi carnivori, in quanto predatori apicali, sono essenziali per mantenere un equilibrio dinamico naturale tra le specie e l'educazione ha un ruolo cruciale nella conservazione a lungo termine dei grandi carnivori - spiega Gržinič -. Aumentare la conoscenza di questi animali e la comprensione dell'importanza della loro conservazione sono azioni fondamentali per l'intero ecosistema".

 

Il centro lavora molto sull'informazione e sull'istruzione, che trova i suoi fruitori non solo nelle scolaresche che arrivano anche da oltreconfine, ma anche tra la popolazione locale e i turisti, con numeri in costante aumento che confermano la necessità di strutture di questo tipo.

 

"I grandi carnivori sono predatori e si trovano quindi al vertice della piramide trofica dell'ecosistema e svolgono quindi un ruolo cruciale di regolazione delle popolazioni di ungulati, bilanciando la funzione complessiva degli ecosistemi naturali. Alcuni grandi carnivori sono anche spazzini e svolgono quindi un ruolo sanitario nell'ecosistema -. racconta Gržinič, spiegando l'importanza della presenza di questi animali nell'ecosistema -. Inoltre, alcune specie di grandi carnivori che sono anche onnivori, come ad esempio l'orso bruno, contribuiscono con la loro dieta alla dispersione dei semi di piante e frutti, migliorando così la struttura e la diversità della vegetazione in un determinato ecosistema".

"I grandi carnivori possono portare benefici anche alle comunità locali, soprattutto nei casi in cui queste abbiano avuto l'opportunità e il desiderio di unirsi alle autorità pubbliche e agli esperti di grandi carnivori per sviluppare un piano di gestione comune" spiega la direttrice del Centro. Infatti, continua: "Uno dei benefici più importanti è l'impulso economico che i grandi carnivori possono dare a una comunità, fornendo un valore aggiunto all'attrattiva della natura selvaggia di una determinata area naturale. Una spinta economica può derivare anche dal fatto di sfruttare l'esistenza dei grandi carnivori per etichettare specifici prodotti agricoli locali, innescando così un nuovo flusso di visitatori ricreativi, appassionati di fauna selvatica e consumatori. Ciò avrà un effetto positivo complessivo ambientale e sostenibile della zona".

 

Nell'area delle Alpi Dinariche questo approccio è molto evidente, e i suoi risultati sono evidenziati e raccontati all'interno del Centro: ad esempio, vi si trovano i materiali informativi del Linx trail, un percorso da fare in bici in più giorni per vedere questi animali senza però disturbarli o rischiare di creare contrasti, oppure i numerosissimi gadget con il logo e l'immagine di un'orso, o ancora i prodotti con il marchio bear-friendly.

Un tema molto sentito dai gestori del centro è quello del confronto tra i diversi approcci che gli abitanti delle Alpi in diversi paesi hanno in termini di gestione di questi animali: "Uno dei nostri obiettivi per i prossimi passi di questo centro è proprio raccontare come altri paesi gestiscono la coesistenza, mettendo i diversi approcci a confronto e così stimolando un processo attraverso cui imparare gli uni dagli altri".

 

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