Boschi che curano: la terapia forestale è una nuova opportunità per le Terre alte? Lo racconta, in sei puntate, il nuovo podcast "For.Sa"
Che cos’è la terapia forestale? Dove è nata? Quali sono le evidenze scientifiche della sua utilità per la salute umana e quali le opportunità che potrebbe generare per i territori rurali e montani?
Nel nuovo podcast di Compagnia delle Foreste vengono approfondite tutte queste domande attraverso interviste con ricercatrici e ricercatori tra i massimi esperti del settore. Il podcast, in sei puntate, è stato realizzato nell’ambito del progetto For.Sa - Foreste e salute, coordinato dalla Foresta Modello delle Montagne Fiorentine
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
“Non sarete mica diventati come quelli che abbracciano gli alberi, vero!?”
Un giorno, con ironia, abbiamo incassato questa domanda da parte di amico che era venuto a conoscenza del nostro nascente interesse per le pratiche di “terapia forestale”.
Come molti, ormai da tempo, ne sentivamo parlare, ma non avevamo ancora avuto modo di approfondire l’argomento. L’occasione è arrivata quando, alla redazione della rivista Sherwood dove lavoriamo, è arrivato l’invito a partecipare ad un progetto dedicato proprio a questo tema.
Ciò che non si conosce può generare dubbi e pregiudizi. E le pratiche di shinrin-yoku o forest bathing si prestano molto ai preconcetti, soprattutto in ambienti talvolta conservatori come quelli forestale e montano, legati alla tradizione e non particolarmente propensi alle innovazioni. Queste attività sono infatti spesso percepite come qualcosa di bizzarro e poco credibile, in bilico tra la cultura new age e la stregoneria, potenzialmente in conflitto (non solo spazialmente, ma anche dal punto di vista emotivo) con le tradizionali attività rurali.
Per fortuna, alcune istituzioni nazionali (come il Cnr-Ibe, il Dipartimento Tesaf dell’Università degli Studi di Padova, Fsc e Pefc), ma anche mediche, come il Cerfit di Firenze, hanno iniziato a studiare il tema e a presentare pubblicamente i propri risultati. E così è apparso chiaro come la terapia forestale, se svolta in luoghi idonei e con pratiche validate dalla scienza, può avere davvero un grande potenziale per la salute umana, specialmente in una società sempre più urbanizzata e stressata come la nostra, ma non solo. Essa può infatti rappresentare un’opportunità concreta per i gestori forestali e le comunità delle Terre alte.
È su queste basi che, dall'Associazione Foresta Modello delle Montagne Fiorentine, è nato il progetto “For.Sa - Foreste e salute”. Un progetto che ha realizzato concretamente quattro percorsi di terapia forestale nell’Appennino toscano, ma che ha puntato molto anche sul coinvolgimento delle comunità locali e sulla comunicazione, per cercare di far comprendere, ad un pubblico di non addetti ai lavori ma anche a gestori forestali e abitanti, che cos’è la terapia forestale e quali possono essere i suoi benefici per le persone e i territori.
Ed è grazie a questo progetto che, insieme a Lama Impresa Sociale e Compagnia delle Foreste, è nata l’idea di realizzare un podcast, in sei puntate da 15-20 minuti ciascuna, che attraverso la voce di ricercatrici e ricercatori tra i massimi esperti in Italia cercasse di rispondere a molteplici domande: cos’è la terapia forestale? Dove è nata e quando è arrivata in Italia? Quali sono le evidenze scientifiche della sua utilità per la salute umana? Che caratteristiche devono avere i boschi per ospitare queste pratiche? Ed è pensabile che, nel prossimo futuro, esse vengano riconosciute ufficialmente, entrando così a far parte del Sistema sanitario nazionale?
Approfondendo ci siamo accorti che quest’ultimo è un aspetto cruciale per chi, come noi, prova a contestualizzare questa e altre attività in una rinnovata idea di gestione forestale sostenibile e multifunzionale, che sappia rivitalizzare la montagna italiana. Un riconoscimento ufficiale della terapia forestale da parte del Sistema sanitario nazionale permetterebbe infatti di standardizzare le pratiche, di caratterizzare i siti e le figure professionali coinvolte, di organizzare la loro necessaria formazione. Questo garantirebbe un notevole indotto sui territori, nuove opportunità professionali, e permetterebbe inoltre di mettere ordine al caos, distinguendo in modo chiaro le iniziative per la salute basate su evidenze scientifiche e standard di qualità, da attività spontanee e legittime che tuttavia non possono essere definite come "terapeutiche".
Le evidenze scientifiche non mancano, così come sperimentazioni analoghe svolte in altri Paesi, ad esempio Giappone, Cina e Corea del Sud, dove le “prescrizioni verdi” da parte dei medici sono ormai una realtà consolidata.
Per fare un passo avanti anche in Italia servirebbe un coraggioso slancio politico, ma per arrivare a questo occorre iniziare a parlarne, a far conoscere le opportunità di questa disciplina venuta dall'Oriente ma così interessante anche per tutti noi.
Per questo vi invitiamo ad ascoltare e a diffondere il podcast “For.Sa - Foreste e salute”, che L’AltraMontagna ha gentilmente “adottato” condividendone le finalità.
Lo trovate a questo link, nella sezione "podcast" de L'AltraMontagna, oppure, se preferite, su tutte le principali piattaforme d’ascolto.