"Trentino accoglie", una grande manifestazione il 6 dicembre per dire no al razzismo e rilanciare la solidarietà
Dopo gli episodi di razzismo avvenuti a Lavarone e Soraga un'assemblea autoconvocata lancia una mobilitazione: "Plurale, larga, partecipata da tutti, per l'accoglienza e per la solidarietà"
TRENTO. L'idea di togliere le mani dalle tastiere, abbandonare l'indignazione a mezzo Facebook e vedersi di persona per decidere il da farsi è venuta a Chiara Dossi. Chi la conosce conosce anche la sua tenacia, e nei giorni scorsi l'ha scritto lei questo post: "Dopo gli ultimi, vili, pericolosi atti di chiara impronta razzista che hanno colpito strutture per l'accoglienza di richiedenti protezione internazionale, abbiamo il dovere di dare voce a chi crede che la solidarietà, l'accoglienza e l'ospitalità siano ancora valori vivi nella comunità trentina".
Ed ecco l'appello che ieri in tanti hanno voluto accogliere: "Troviamoci tutti: associazioni, cooperative, sindacati, singoli cittadini, troviamoci per decidere insieme come far sentire la nostra voce. Troviamoci per decidere insieme come contrastare questa ondata di xenofobia e razzismo". E ieri si sono trovati nella sede della Cgil di via Muredei che ha messo a disposizione una sala per la riunione.
All'appello ha risposto lo stesso segretario della Camera del lavoro Franco Ianeselli, il presidente del Forum per la pace Massimiliano Pilati, Vincenzo Passerini, l'ex consigliere provinciale e ora presidente del Cnca, Paolo Zanella di Arcigay, Michele Odorizzi per la cooperativa Kaleidoscopio, Claudia Merighi dei Laici, Mara Rossi per l'Anpi, Andrea La Malfa dell'Arci e tanti altri, in rappresentanza di associazioni o come semplici cittadini.
Si è parlato molto di accoglienza e di razzismo, del Trentino della solidarietà ma anche del Trentino che brucia la porta della struttura che dovrebbe ospitare 25 donne richiedenti asilo a Lavarone. Si è discusso delle luci dell'impegno di tante realtà che fanno parte del sistema dell'accoglienza trentina ma anche delle ombre inquietanti che puzzano di razzismo che sono emerse anche nella nostra provincia.
E si è deciso di rispondere a queste provocazioni con una grande manifestazione che attraverserà le vie della città di Trento il 6 dicembre. "Sarà una manifestazione per l'accoglienza, per raccontare il Trentino solidale, quello che tutti i giorni è impegnato nel volontariato, quello che non ha niente a che vedere con i fatti di Lavarone e di Soraga. E la partecipazione dovrà essere composita, plurale, dovrà contenere tutte le espressioni della società civile, del mondo del lavoro, delle professioni, dell'università, la Chiesa e la Comunità islamica"
"Perché gli attentati di Lavarone e Soraga - afferma qualcuno in assemblea - non sono rivolti soltanto contro i profughi: sono rivolti contro tutti noi che vogliamo accogliere, contro la grande parte della nostra comunità trentina che non è affatto razzista e che rispetto a queste azioni deve segnare la differenza".