Contenuto sponsorizzato

La strategia del centro destra? Non avere una strategia. Ancora un rinvio: Patt e Lega non dicono sì a Ilaria Goio. Fratelli d'Italia è pronto a correre da solo

L'ultima (l'ennesima) "dead line" è fissata per venerdì: sino a pochi giorni fa Lega e Patt speravano ancora nel "miracolo Giacca", Fratelli d'Italia ha detto "basta" e messo sul tavolo il nome dell'imprenditrice trentina Ilaria Goio, molto vicina alla vice presidente Francesca Gerosa, che ha trovato l'approvazione della Civica e della Lista Spinelli, con Forza Italia non convinta, che ha parlato di un candidato alternativo

Di Daniele Loss - 22 gennaio 2025 - 21:22

TRENTO. La strategia?  A questo punto è chiaro che è quella di non avere alcuna strategia.

 

Battute a parte, i nervi sono tesissimi all'interno del centro destra, per il quale le elezioni amministrative a Trento sembrano (anzi, sono) essere solamente un enorme problema. Un grattacapo, una "rogna" da gestire nel bel mezzo della seconda legislatura consecutiva in Provincia, quasi come se la città capoluogo contasse poco o nulla. Sabato scorso (18 gennaio) avrebbe dovuto essere il giorno della decisione riguardo il candidato sindaco: al termine di quella che, nei piani, era l'ultima riunione pre campagna elettorale, la coalizione non è però riuscita ad assumere una decisione plenaria e condivisa.

 

Lega e Patt speravano ancora nel "miracolo Giacca", Fratelli d'Italia ha detto "basta" e messo sul tavolo il nome dell'imprenditrice trentina Ilaria Goio (Qui articolo), molto vicina alla vice presidente Francesca Gerosa, che ha trovato l'approvazione della Civica e della Lista Spinelli, con Forza Italia non convinta, che ha parlato di un candidato alternativo.

 

Risultato? Tutto rinviato a martedì 21 gennaio con "dead line" fissata in serata. Ebbene, l'accordo non è stato nuovamente raggiunto e, allora, il termine "ultimo" è stato procrastinato ulteriormente. A quando? Venerdì o sabato, tanto (ironicamente) il tempo non manca, visto che al voto mancano tre mesi e mezzo e ci sono da costruire le liste e organizzare una campagna elettorale tutta in grandissima salita, considerato il distacco (siderale) dalla coalizione di centro sinistra.

 

Qualcuno, all'interno dello stesso centro destra, ha definito l'attuale situazione "un gran casino". I tentennamenti di Lega e Patt appaiono incomprensibili, soprattutto a fronte di nessuna alternativa credibile (lo "smacco" per aver perso Mauro Giacca e successivamente garantito sulla sua candidatura certa è stato e sarà fortissimo) proposta dal Carroccio e dalle Stelle Alpine. Che, di fatto, in questo momento non hanno detto né "sì" né "no" alla proposta di Fratelli d'Italia ma, allo stesso tempo, non hanno formulato una propria proposta sulla quale discutere.

 

La pazienza di Fratelli d'Italia è finita da un pezzo e, nel partito di Giorgia Meloni, in tanti stanno facendo i salti mortali per resistere alla tentazione di "spaccare" la coalizione e correre in solitaria. Ma la corda è talmente tesa che, ad oggi, basterebbe un nonnulla per romperla del tutto.

 

E, a quel punto, la frittata sarebbe colossale: Fdi procederebbe con Ilaria Goio candidata sindaca e forte dei sondaggi che danno il partito attorno al 20%, mentre le altre forze di centro destra (e a quel punto sarebbe interessante capire quali sarebbero le decisioni di Civica e Lista Spinelli) dovrebbero organizzarsi, trovare un proprio "condottiero" e proseguire in autonomia con il realistico rischio di una debacle con pochi precedenti.

 

Esattamente come accaduto a maggio (al primo turno) a Rovereto, quando il mancato  accordo portò Fratelli d'Italia a candidare Paolo Piccinni e il resto del centro destra a schierarsi a supporto di Giampiero Lui. L'apparentamento (a quel punto ovvio) al ballottaggio non bastò per sconfiggere la candidata di centro sinistra Giulia Robol, che stravinse con il 57,3% delle preferenze (Qui articolo). E, tanto per attualizzare una "separazione" probabile, se non certa, ciò che accadrà anche a Riva del Garda, a meno di un (clamoroso, viste le dichiarazioni della Lega) passo indietro di Cristina Santi.

 

A Trento la situazione è ben diversa, perché la "base" di partenza di Ianeselli, a caccia del secondo mandato, è estremamente solida, organizzata e, soprattutto, le manovre elettorali sono già iniziate da mesi e se, sino a questo momento è trapelato assai poco, è solamente per una precisa strategia. Che nel centro sinistra c'è eccome.

 

Logica e matematica sono assolutamente dalla parte del sindaco uscente e non solamente per "tradizione" e storicità. Anche arrivare al ballottaggio è mission quasi impossible per il centro destra che, facendo due conti rapidi, dovrebbe raccogliere tra il 35 e il 40% dei consensi e, contemporaneamente, sperare che gli altri candidati fuoriusciti dalla coalizione di centro sinistra, Giulia Bortolotti (Lista Degasperi, Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista) e Claudio Geat (Generazione Trento), tolgano tantissimi voti a Ianeselli e alla sua squadra. Più defilata la posizione di Simonetta Gabrielli, candidata sindaca di Democrazia Sovrana Popolare, che non sembra in grado di erodere troppe preferenze all'attuale maggioranza.

 

Ilaria Goio è pronta a correre anche con il solo supporto di Fratelli d'Italia (e, magari, allestendo anche una propria lista civica, che in ogni caso dovrà essere costruita in fretta e furia) e, a quel punto, l'obiettivo sarebbe ovviamente diverso: consolidare il primato di Fdi all'interno della coalizione, guidare le operazioni dell'opposizione e ridefinire le strategie in chiave futura. Perché, inevitabilmente, la confusione di questi mesi avrà delle conseguenze, magari anche in chiave Provincia.

 

Quanto manca alla decisione di Fdi di "salutare" e andare da solo? Meno di quel che si possa pensare.

 

Dunque, per l'ennesima volta, non si può che dire: "qualche giorno e se ne saprà di più". Un ritornello che ormai è sconfortante anche per tanti elettori di centro destra, esasperati dai rinvii, dai "non so", dal "riaggiorniamoci" di una coalizione che non è più nemmeno unita sulla carta. E non perde occasione per dimostrarlo con comportamenti "tafazziani" anche quando avrebbe una soluzione pronta.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
22 gennaio - 20:00
Luca Mercalli a il Dolomiti: "Le autorità cinesi si muovono in modo pragmatico, ma se Trump deciderà di tagliare gli investimenti in tecnologia [...]
Politica
22 gennaio - 21:22
L'ultima (l'ennesima) "dead line" è fissata per venerdì: sino a pochi giorni fa Lega e Patt speravano ancora nel "miracolo Giacca", Fratelli [...]
Montagna
22 gennaio - 18:35
A raccontare l'evento, accaduto sabato pomeriggio sulla pista Nana della Skiarea di Chiesa in Valmalenco, è la stessa vittima dell'incidente, [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato