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Trento, centrodestra alla stretta finale. Tra un Giacca e un Demattè spunta l'imprenditrice trentina Ilaria Goio (nel 2013 fu candidata alle provinciali)

Vicina alla vice presidente della Giunta Francesca Gerosa (con cui condivise l'avventura in Progetto Trentino), sarà lei, decisamente più orientata al centro che a destra, a sfidare Franco Ianeselli, con l'obiettivo di intercettare i voti dei moderati ancora indecisi a sfidare Franco Ianeselli, oppure vi sarà il "coup de theatre" e Mauro Giacca dirà sì nella notte (qualcuno ancora ci crede) o, ancora, si deciderà per il nome politico e, allora, toccherà a Daniele Demattè?

Di D.L. - 20 January 2025 - 19:40

TRENTO. I tre giorni che sono intercorsi tra l'ulteriore e ultimo (si spera) rinvio, da sabato scorso (giorno in cui era stato annunciata la "chiusura" delle operazioni) a domani, martedì 21 gennaio, avrà portato "consiglio" al centro destra? Chi lo sa: ormai è più facile centrare un 6 al SuperEnalotto che prevedere - con una ragionevole precisione - quando la coalizione deciderà il nome del candidato (o candidata) sindaco e, soprattutto, chi sarà l'avversario di Franco Ianeselli nella (quasi impossibile) corsa a Palazzo Thun.

 

Sabato avrebbe dovuto essere il "D - Day" e, invece, visto che il tempo a disposizione è tanto (detto, ovviamente, con ironia) perché non rinviare ulteriormente il momento della scelta? Ebbene, dovremmo esserci: in coalizione c'è anche chi - come Lega e Patt - spera che Mauro Giacca, con un colpo di scena dell'ultima ora, dica "sì", ma la decisione avrebbe del clamoroso e, soprattutto, potrebbe far pensare ad un'evidente "forzatura", mentre l'ipotesi più probabile è che si vada su di una soluzione "alternativa".

 

E, a quel punto, toccherebbe ad un esponente in quota Fratelli d'Italia assumersi l'onere di scendere in campo e cercare di portare Ianeselli al ballottaggio, con il partito di Giorgia Meloni che adesso sta facendo da capofila alla coalizione dopo aver lasciato la gestione delle operazioni al Carroccio e alle Stelle Alpine.

 

Un nome "politico" o della società civica? A riguardo Fdi ha sempre detto di preferire la seconda ipotesi ed ecco allora che il coordinatore regionale Alessandro Urzì e il presidente provinciale Alessandro Iurlaro hanno fatto un nome agli alleati durante l'ultimo tavolo di lavoro.

 

Quello dell'imprenditrice Ilaria Goio, titolare di due locali, uno a Trento e uno a Bolzano, che attualmente non svolge alcun incarico, ma in passato è stata impegnata in politica: nel 2013 si candidò infatti, assieme all'attuale vice presidente della Giunta Francesca Gerosa, alle elezioni provinciali tra le fila di Progetto Trentino, in supporto a Diego Mosna, che poi venne nettamente sconfitto dal candidato del centro sinistra Ugo Rossi.

 

Cinquantuno anni a marzo, Ilaria Goio, laureata in Economia Politica e con un Dottorato di Ricerca in Economia Montana e Forestale, nel 2013 raccolse 683 preferenze, risultando la 16esima più votata del partito fondato e guidato da Silvano Grisenti, che elesse ben quattro consiglieri (lo stesso Grisenti, oltre a Walter Viola, Gianfranco Zanon e Marino Simoni).

 

Quindicesima, quindi una "posizione" davanti a lei, fu proprio Francesca Gerosa con 700 voti e, dunque, appare evidente la "mano" della vice presidente del Trentino nell'individuare e convincere Ilaria Goio a scendere in campo (se la coalizione convergerà sul suo nome: non vi è ancora l'ufficialità) in una contesa elettorale nella quale il centro destra parte in clamoroso svantaggio e sarà chiamato ad una "remuntada" che, se realizzata, diventerebbe epica.

 

Imprenditrice nel campo dei bar e della ristorazione, la 50enne trentina è titolare del "Top Bar Trento" situato al Top Center, a Trento Nord e del "Top Bar Bolzano", che sorge presso il centro commerciale "Centrum" di Bolzano. La famiglia Goio, come si legge sul sito ufficiale dell'attività, vanta una lunga tradizione nel campo, iniziata dal capofamiglia Renato nel 1965 con il Bar Università e proseguita poi con il Bar Tirrenia e il Bar Haiti.

 

Sarà lei, decisamente più orientata al centro che a destra, a sfidare Franco Ianeselli, cercando d'intercettare i voti dei moderati ancora indecisi, oppure vi sarà il "coup de theatre" e Mauro Giacca dirà sì o, ancora, si deciderà per il nome politico e, allora, toccherà a Daniele Demattè?

 

"Indovina chi sarà il nostro candidato?" potrebbe essere il titolo di una simpatica serie da trasmettere sulle tv locali. L'argomento, magari, non appassionerebbe troppe persone, ma i colpi di scena e i colpi "alla Tafazzi" sarebbero all'ordine del giorno.

 

E, allora, dal "drama" (politico) si potrebbe passare al genere comico, con cambio di titolo: "Lol, chi (se la) ride è fuori".

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