Ezio Casagranda e le posizioni No-vax sconfessate dall’Usb nazionale: “Intollerabile manifestare con chi si richiama al fascismo”
L’esecutivo nazionale dell’Usb ha sconfessato Ezio Casagranda che ha portato il sindacato a sposare le posizioni dei manifestanti No-vax. Per la sezione locale c’è anche un ultimatum “a cessare ogni iniziativa assunta con il logo e la dicitura Usb in contrasto con le scelte unitarie di tutta l’organizzazione e con il suo Statuto”
TRENTO. “L’esecutivo nazionale Usb contesta nettamente la posizione assunta dalla Usb Trentino in ordine alla gestione del contrasto alla pandemia Covid”. Si apre così la lettera (inviata a tutti gli iscritti) firmata dai vertici dell’Unione sindacale di base che di fatto sconfessa il referente locale Ezio Casagranda. Il sindacalista infatti, da tempo sostiene le istanze No-vax durante le manifestazioni organizzate da chi si oppone a vaccini e Green pass.
Anche ieri, 27 novembre, Casagranda era in piazza per contrastare quella che ha definito “dittatura sanitaria”, scagliandosi contemporaneamente contro “il siero magico”. Eppure non è un mistero che fra i “leader” delle proteste di piazza, accanto al sindacalista Usb, ci sia pure Laura Tondini che ha pubblicato una foto indossando la felpa de “il Baluardo” la sede di Casapound. Inoltre, qualche giorno prima della manifestazione sul gruppo Telegram “CiSiamo!”, punto di riferimento della comunicazione di chi organizza e partecipa alle manifestazioni contro vaccini e Green pass, era apparso l’invito fra “le buone azioni del mercoledì” a iscriversi all’Usb.
Un legame così forte fra una sezione dell’Usb e movimento No-vax non ha molti altri esempi in Italia. Oltre a Casagranda, c’è infatti anche un altro esponente dell’Usb Trentino che, seppur in maniera più defilata, sostiene un certo tipo di posizioni. Si tratta di Paolo Goffo, ex dirigente scolastico di Rovereto e presenza stabile ai cortei dei No-pass, durante i quali vengono sostenute posizioni complottiste e antiscientifiche. Eppure, l’accostamento fin troppo ravvicinato alle istanze No-vax sta suscitando non pochi malumori fra gli iscritti e altri responsabili dell’Usb locale. Ora però la “scomunica” arriva direttamente dall’esecutivo nazionale.
“Fin dal primo affacciarsi del virus nel nostro Paese e nel mondo – prosegue la lettera del sindacato – l’Usb ha espresso chiaramente la propria fiducia nella scienza ritenendo i vaccini lo strumento fondamentale attualmente in essere per difendere le popolazioni dal virus che, è bene ricordarlo, ha già mietuto oltre 133mila vittime in Italia e oltre 5 milioni in tutto il mondo. La stessa Confederazione nazionale Usb ha promosso scioperi e mobilitazioni perché venissero liberati i brevetti dalla proprietà delle multinazionali del farmaco e fosse così possibile far giungere i vaccini in tutti i Paesi del mondo, anche quelli più poveri”.
Allo stesso tempo il sindacato ha dichiarato la propria contrarietà all’uso del Green pass nei luoghi di lavoro e ha sostenuto la richiesta dei tamponi gratuiti, ma è proprio su questa linea che l’Usb non vuole essere accostata alle posizioni antiscientifiche dei No-vax. “Il perdurare di iniziative che vanno in senso completamente opposto alla posizione pubblicamente – il monito rivolto all’Usb Trentino – la partecipazione e promozione di iniziative, cortei, scioperi assieme a soggetti e strutture che si richiamano palesemente al fascismo è intollerabile e deve cessare immediatamente”. Da qui il “perentorio” ultimatum “a cessare ogni iniziativa assunta con il logo e la dicitura Usb in contrasto con le scelte unitarie di tutta l’organizzazione e con il suo Statuto”.