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“Buone azioni” per No-vax: comprare “La Verità” di Belpietro e iscriversi al sindacato di uno dei “leader” della protesta (Usb)

Sul canale Telegram dove si informano No-Vax e No-Green pass gli utenti sono invitati a dissociarsi dai sindacati confederali per sostenere l’Usb, il sindacato di Ezio Casagranda tra i “leader” della protesta. Eppure per l’Unione sindacale di Base è “indispensabile vaccinare tutti in tutto il mondo”

Di Tiziano Grottolo - 24 novembre 2021 - 20:30

TRENTO. “Dissociati dai sindacati che ti hanno venduto e scegli chi ti tutela sempre. Sì all’Usb”, è questo uno dei messaggi pubblicati sul gruppo Telegram “CiSiamo!” (oltre 2.700 membri), punto di riferimento della comunicazione di chi organizza e partecipa alle manifestazioni contro vaccini e Green pass.

 

L’invito a iscriversi all’Unione sindacale di base è stato pubblicato nella locandina con le azioni del mercoledì, all’interno della quale si suggerisce pure di disdire il canone della “televisione spazzatura” informandosi “sui canali liberi” come Byoblu.

 

Il tutto è accompagnato da un altro messaggio: “Comunicazione di servizio. Questa settimana per la giornata di mercoledì vi proporremo delle attività individuali che se svolte collettivamente avranno grande risonanza. Ci vediamo sabato”. Quest’ultimo riferimento è alla prossima manifestazione che si terrà a Trento nei prossimi giorni. La scorsa settimana invece, sempre sul gruppo Telegram, si invitavano gli iscritti a pagare gli acquisti in contanti e a informarsi su il quotidiano “La Verità”, diretto da Maurizio Belpietro.

Non è un mistero che fra i “leader” delle proteste di piazza, accanto a Laura Tondini (che solo pochi giorni fa postava una foto indossando la felpa de “il Baluardo” la sede di Casapound), ci sia anche Ezio Casagranda tra i fondatori della sezione trentina dell’Usb.

 

Casagranda, espulso dalla Cgil, nel 2014 aveva contribuito a lanciare il sindacato di base in Provincia di Trento. L’ex Cgil rappresenta tutt’ora un punto di riferimento dell’Usb ma in questi mesi è sceso in piazza per protestare contro vaccini e Green pass. Lo scorso 25 settembre era proprio il sindacalista dell’Usb a guidare le proteste sotto la sede de Il Dolomiti a Trento dove aveva affermato: “Noi non vogliamo iniettarci nel nostro corpo una sostanza che non sappiamo cos’è, che non sappiamo quali conseguenze deve avere. Tutti devono fare il tampone perché un vaccinato non dà garanzia né di non essere infettato né di infettare, anzi ormai anche l’Aifa ha dovuto ammettere che le cosiddette varianti dipendono dai vaccinati. Pertanto è il vaccinato è quello che permette a questa malattia di andare avanti”. Affermazioni che peraltro sono state smentite dai dati pubblicati in questi giorni dall’Azienda sanitaria che dimostrano l’efficacia dei vaccini nel prevenire decessi e ricoveri in ospedale.

 

 

Non solo, perché a ben guardare la posizione di Casagranda diverge anche con quella del suo stesso sindacato. Pur mantenendo una linea estremamente critica sul Green pass, l’Usb in un comunicato ad hoc specifica: “Riteniamo che il vaccino sia, allo stato dell’arte, il più importante e utile strumento sanitario per contrastare la pandemia da SarsCov-2, assieme all’utilizzo delle mascherine, del distanziamento e del tracciamento. Sulla scorta di queste convinzioni, fin dall’esplodere della pandemia, ci siamo mobilitati per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici in tutti i luoghi di lavoro, […] conducendo una campagna nazionale e internazionale per la totale gratuità, riproducibilità e diffusione dei vaccini togliendo il vincolo dei brevetti che devono essere pubblici e non a garanzia del profitto delle multinazionali, ritenendo indispensabile vaccinare tutti in tutto il mondo”.

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