Prende l'auto del collega e ruba 12 bobine di cavi elettrici in rame da un cantiere edile: denunciato un giovane
I carabinieri di Madonna di Campiglio sono entrati in azione nella giornata di ieri (23 gennaio) denunciando il giovane, poco più che ventenne, impiegato come operaio in un quartiere edile della zona
TRENTO. Prende l'auto del collega e ruba 12 bobine di cavi elettrici nel cantiere edile dove lavorava: denunciato dai carabinieri un giovane di nazionalità rumena. I militari di Madonna di Campiglio sono entrati in azione nella giornata di ieri (giovedì 23 gennaio): le indagini erano scattate qualche settimana fa, grazie alla segnalazione di un privato cittadino che aveva riferito d'aver visto in piena notte un giovane ragazzo intento a rubare del materiale edile da un cantiere della Val Rendena, caricando il tutto su un'autovettura e allontanandosi poi a forte velocità.
A quel punto sul posto è stata inviata immediatamente una pattuglia della stazione di Madonna di Campiglio, che però non ha potuto far altro che accertare che il furto era stato effettivamente commesso. Nei giorni successivi, approfittando della visione delle telecamere di video-sorveglianza nelle vicinanze del cantiere, che avevano ripreso tutto la scena, i militari erano riusciti a individuare la targa dell'autovettura utilizzata per il furto, presentandosi all'abitazione del suo intestatario per effettuare una perquisizione.
L'uomo, un cittadino rumeno di circa 40 anni, aveva però una struttura corporea completamente diversa da quella del ladro ripreso dalle telecamere visionate, il quale viceversa somigliava molto al suo vicino di casa, di poco più di 20 anni, anch'esso di nazionalità rumena, il quale è stato portato in caserma. Messo alle strette, il ragazzo ha quindi confessato che qualche sera prima, in preda ai fumi dell'alcool, aveva prima sottratto le chiavi dell'auto del vicino di casa e, a bordo di questa, si era poi recato nel cantiere edile dove stava lavorando da qualche settimana per rubare 12 bobine di cavi elettrici in rame dal peso complessivo di circa 24 chilogrammi.
Successivamente era tornato a casa, scaricando la refurtiva, senza che nessuno si accorgesse di nulla. Tutto il materiale edile asportato, dal valore di circa 1000 euro, è stato recuperato e restituito ai legittimi proprietari, mentre il giovane dovrà affrontare un processo e rispondere del reato di furto aggravato.