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"Chiusura del Cinema Roma, presi in giro un quartiere e una città". Geat (Generazione Trento): "Promesse disattese e rassicurazioni vuote"

Il candidato sindaco alle prossime comunali attacca l'amministrazione cittadina sulla gestione della situazione del Cinema Roma, che ha chiuso i battenti dopo 84 anni: "Credo che la valutazione di un’amministrazione debba basarsi sui fatti concreti realizzati, non sulle promesse disattese"

Pubblicato il - 23 gennaio 2025 - 19:09

TRENTO. La campagna elettorale è già partita: Claudio Geat, il candidato sindaco alle prossime comunali del 4 maggio per la lista civica Generazione Trento, ha speso parole cariche di emozione ma anche di rammarico sulla situazione del Cinema Roma, che nella serata di ieri, 22 gennaio, ha chiuso i battenti dopo 84 anni di attività segnando la fine di un importante pezzo di storia culturale della città.

 

Geat con una lunga lettera ha espresso tutti i suoi dubbi sulla gestione della situazione da parte dell'amministrazione comunale: nonostante le rassicurazioni del sindaco e l’approvazione di un ordine del giorno per scongiurare la chiusura, Geat sostiene che non siano state intraprese azioni concrete per salvare il cinema o per avviare bandi che ne possano garantire la continuità nell'area dell'ex stazione delle corriere, come promesso.

 

E così nonostante il sostegno di oltre 18.000 firme raccolte tramite una petizione online dai proprietari del cinema, gli appelli sono rimasti inascoltati.

 

"Ricordo con nostalgia - racconta Geat - le serate trascorse in quel cinema, ora destinato a chiudere per lasciare spazio a un intervento speculativo che, come ha ribadito il titolare dell’attività, non lascia spazio alla cultura ma privilegia il profitto. Alla serata era presente anche il sindaco, il quale ha dichiarato che la voglia di andare al cinema è ancora viva e ha definito la chiusura una grave perdita. Inoltre, ha assicurato che l’amministrazione si impegnerà a favorire l’emanazione di bandi rivolti ai privati, così da consentire la riapertura del cinema, probabilmente nell’area dell’ex stazione delle autocorriere, ora in stato di abbandono".

 

"È da più di un anno che la famiglia che gestisce il cinema chiede al Comune un sostegno per proseguire un’attività di grande importanza non solo per lo svago, ma anche per la cultura, considerando che il Cinema Roma ha ospitato recentemente oltre 80.000 spettatori in un solo anno. A riprova del sostegno diffuso, una petizione per la salvaguardia del cinema ha già raccolto circa 18.600 firme".

 

"Le rassicurazioni - prosegue Geat - dell’amministrazione comunale, pronunciate dal sindaco durante la serata, mi hanno lasciato però perplesso, tanto da spingermi a intervenire nello spazio di dibattito previsto al termine degli interventi ufficiali. Ricordo infatti che la Circoscrizione Centro Storico-Piedicastello, più di un anno fa, aveva chiesto all’amministrazione quale sarebbe stato il destino dell’ex stazione delle autocorriere, ottenendo in risposta soltanto un generico 'non abbiamo ancora deciso, vedremo'. Non risulta quindi alcun impegno concreto a organizzare bandi per favorire l’insediamento di un nuovo Cinema Roma in quell’area. Inoltre, il 19 dicembre 2023 era stato approvato un ordine del giorno – presentato da un consigliere di maggioranza – che impegnava il sindaco e la giunta a utilizzare ogni strumento possibile per 'scongiurare la chiusura di un’altra sala cinematografica cittadina e garantire nei prossimi anni continuità di attività'. Oggi, dopo un anno da quell’impegno, siamo arrivati all’ultima serata del Cinema Roma, il 22 gennaio 2025".

 

"È evidente come le promesse non siano state mantenute: nell’arco di quest’anno, l’amministrazione non ha fatto nulla di concreto per rispettare l’ordine del giorno approvato. Oggi assistiamo a nuove promesse, ma sembrano lo stesso tipo di impegni che in passato non hanno avuto alcun seguito. Viene spontaneo chiedersi se queste dichiarazioni tardive non siano legate all’avvicinarsi della prossima tornata elettorale".

 

"Credo - conclude il candidato sindaco - che la valutazione di un’amministrazione debba basarsi sui fatti concreti realizzati, non sulle promesse disattese. Generazione Trento intende cambiare radicalmente l’approccio ai problemi della città, mettendo davvero al centro il cittadino e non gli interessi economici! Penso alle 18 mila persone, inascoltate, senza una risposta concreta - al di là delle chiacchiere di assemblea a giochi finiti - perché è più facile ritenerle rassegnate perché il potere è proprio questo, avere la possibilità di decidere le cose che fanno bene a una città. Invito queste 18 mila persone, sicuramente fruitori come me del Cinema Roma, di riconoscere le persone e le organizzazioni che con le parole e con i fatti hanno preso in giro un intero quartiere e una intera città. Aspetti importanti, di cui ricordarsi quando è il momento di affidare la fiducia con il proprio voto".

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