Dopo una giornata di pausa - dei negoziati e di tutto ciò che sta loro intorno, come gli eventi, le conferenze stampa e la azioni - in cui, ironicamente, non siamo riusciti a visitare un villaggio molto speciale (e famoso) nelle montagne azere a causa di un’alluvione che, qualche tempo fa, ha distrutto l’unico ponte disponibile per arrivarci, oggi la settimana è iniziata con un’agenda molto fitta, e soprattutto con l’obiettivo di chiudere i negoziati entro il weekend
Oggi a Cop29 è stato presentato il nuovo rapporto sugli impatti del cambiamento climatico sul Mar Mediterraneo, nel presente e nel futuro. Qui spieghiamo perché il futuro delle montagne e delle coste italiane non possono essere considerati come due cose sconnesse tra loro
Le terre alte del pianeta, le Alpi come l'Himalaya, le Ande, le Montagne Rocciose e così via, si trovano ad affrontare sfide nuove e sempre più stringenti, come le inondazioni dovute all'esplosione dei laghi glaciali. Essere consapevoli di ciò che sta succedendo e soprattutto di ciò che succederà è solo il primo passo di un percorso che deve portare a cooperazione internazionale e mobilitazione di grandi capitali. Una chiamata all'azione arriva forte dalla regione dell'Hindu Kush Himalaya, e in particolare dal Bhutan
Dalla Cop29, a Baku, pubblichiamo una chiacchierata sulle donne che stanno dedicando la loro gioventù a portare attenzione sulla crisi climatica con Serena d’Angelo, ospite dell’ultima puntata di Un quarto d’ora per acclimatarsi, il podcast de L’AltraMontagna che, con cadenza settimanale, racconta i problemi ambientali e sociali sperimentati dalle terre alte tramite la voce di chi li vive, le affronta e le studia
Un ritornello di tutte le Cop, e quindi anche di questa, è: “Il nostro paese ha contribuito in maniera minima alle emissioni di gas clima-alteranti, eppure ne sta pagando le conseguenze maggiori”. C’è una parte dell’azione per il clima che si focalizza proprio su questo concetto qui, sul fatto che gli impatti del cambiamento climatico sulle persone vulnerabili e già svantaggiate è maggiore, e si chiama giustizia climatica. Ne parliamo qui, anche con le parole dell'attivista Luisa Neubauer
Quella di ieri, a Cop29 è stata una giornata interamente dedicata ai ghiacciai: nella zona che ospita i padiglioni delle diverse delegazioni si sono svolte tavole rotonde, presentazioni di documentari, di rapporti scientifici, di risultati di ultime analisi. Accenti diversi componevano questa sequenza lunghissima di interventi da pochi minuti l’uno, che con parole e prospettive personali delineavano un’immagine comune, quella di una comunità della criosfera che si trova di fronte a sfide senza precedenti e non ha abbastanza mani (o menti) per affontarle
Heidi Sevestre è una donna che emana una straordinaria energia positiva anche quando parla di ghiacciai che scompaiono e di un pianeta che sta sempre peggio: i suoi occhi del colore del ghiaccio brillano quando racconta il suo lavoro e la sua missione. L'abbiamo incontrata al padiglione della criosfera, all'interno di Cop29
Si trova a pochi chilometri dal luogo in cui si svolge Cop29 ed è caratterizzata da una "fiamma eterna" accesa da un costante fuoriuscita di gas, lo stesso gas che è stato protagonista del quinto giorno di conferenza per il clima, dedicato ai temi dell'energia e della pace, che si è aperto con la pubblicazione di un rapporto sul numero di lobbisti del settore petrolchimico presenti ai negoziati e di un aggiornamento sullo stato attuale delle emissioni di metano
Da Baku una storia di collaborazione internazionale raccolta nel padiglione del Pakistan, un paese con cui l'Italia ha una lunga storia di collaborazione scientifica (e non solo) dedicata alle terre alte del paese, alla loro tutela, e il punto di vista di Romina Khurshid Alam, ministra del Cambiamento Climatico del paese, sull'azione globale per i ghiacciai
Siamo giunti al termine del terzo giorno di Cop29, che è stato anche il secondo giorno ad ospitare i discorsi di apertura dei lavori dei capi di stato e di governo. E’ consuetudine iniziare con questa carrellata di brevi discorsi dei potenti del pianeta: tre minuti per definire le proprità e le aspettative di un paese, per mostrare la propria fiducia e le proprie ambizioni nell'esercizio della diplomazia climatica della Cop
Il cambiamento climatico sta influenzando profondamente il ciclo riproduttivo delle piante in tutto il mondo, alterando le tempistiche con cui fioriscono e producono frutti. Questi cambiamenti hanno un impatto rilevante sulla capacità delle piante di riprodursi e quindi sulla loro sopravvivenza. Uno studio recente condotto sull’altopiano tibetano ha esplorato gli effetti del riscaldamento e della variazione delle precipitazioni sulla riproduzione di alcune piante alpine, rivelando importanti implicazioni per la biodiversità e la conservazione degli ecosistemi di montagna
Parlare di cambiamento climatico vuol dire anche parlare di migrazioni, di guerre e persecuzioni, e la seconda giornata di Cop29, la conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, si apre proprio con la pubblicazione di un rapporto dedicato a questo tema, intitolato "No escape", da parte dell'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati. Potrebbe sembrarci un tema lontano dalla nostra regione e dalla nostra quotidianità, ma non è così