(L'editoriale) Eliminare dalla narrazione delle foreste e delle montagne italiane la presenza umana, oltre a proiettare in uno scenario fiabesco e scollegato dalla realtà, risulta controproducente per recuperare un legame bilanciato con il territorio. Questo legame emerge a più riprese in Mario Rigoni Stern
Un video pubblicato da Aldo De Luca immortala decine di persone in attesa di scattare una fotografia sulla passerella del lago di Carezza, in Alto Adige, e mostrano il nostro costante tentativo di ritrarre la montagna come "incontaminata" anche in situazioni di estremo sovrasfruttamento turistico
La Francia (a cui sono stati di recente assegnati i Giochi olimpici invernali del 2030), per le gare di pattinaggio di velocità su ghiaccio, ha deciso di utilizzare l’Oval, un palazzetto sportivo costruito in occasione di Torino 2006, risparmiando così soldi e territorio
Sono di ieri mattina (giovedì 25 luglio) le immagini che riprendono centinaia di macchine parcheggiate alla bell’e meglio a passo Tre Croci, “dove tipicamente il 99% delle auto parcheggiate sono di persone che salgono al lago di Sorapis dal classico itinerario ‘per tutti’. Il tratto di strada ripreso - spiega l'autore del video - è di circa 1 chilometro e mezzo c'erano auto parcheggiate anche prima e dopo”. Queste immagini invitano a una riflessione sul turismo di massa, spesso causato dalla convergenza delle persone in specifiche località
Domani, 26 luglio, a Cortina nell'ambito del Dolomiti film festival, verrà proiettato il docufilm "Il Sergente dell'Altopiano". Alla proiezione sarà presente il biografo Giuseppe Mendicino
A Madonna di Campiglio l'offerta turistica quest'estate ha incluso anche una cena stellata nella telecabina Pinzolo-Campiglio express: decine di commensali si sono accomodati in questo "ristorante appeso tra le nuvole" a gustare i piatti prodotti da cinque chef. Ma quale connessione con il territorio creano iniziative di questo tipo?
(L'editoriale) Vaia è il cavallo imbizzarrito, l’epidemia di bostrico quello malato da anni: abbiamo bisogno di sederci accanto a lui per studiarlo con la dovuta calma; per osservare, riflesso nei suoi occhi tristi, il presente climatico che stiamo attraversando
La scritta “Dolomiti Ski Line”, inglobata nel logo, riflette l’onnipresenza delle Dolomiti nella promozione turistica dei territori del nord-est, pure quando si limitano a essere una sagoma all’orizzonte, come nel caso dell’alpe del Nevegal
A volte può essere importante perdersi, in montagna come nella vita di tutti i giorni: ma ancora più importante è ritrovarsi, arricchiti di una nuova consapevolezza
La pista da bob sta prendendo piano piano forma tra i boschi ai piedi delle Tofane. Aiutati da un po' di fotografie del cantiere, sviluppiamo una riflessione a partire dalle parole del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini
(L'editoriale) Il sacrificio prevede la realizzazione, in un'area di grande rilevanza naturalistica - fa parte di Rete Natura 2000 -, di una funivia capace di collegare il comprensorio del Cervino a quello del Monte Rosa, per dare così vita al più grande distretto sciistico d'Europa nonché terzo al mondo. Si parla infatti di 580 chilometri di piste distribuiti in ben cinque vallate. Perché non convertire il progetto, facendo del Vallone Cime Bianche un territorio-avanguardia del turismo dolce? Perché non fare leva sulla poesia e sul fascino degli elementi in esso già esistenti?
Guardando questi video, girati poche ore fa, il pensiero corre inevitabilmente al 2018 inserendosi nel solco tracciato nella memoria collettiva dalla tempesta Vaia. Immagini simili le abbiamo osservate anche l'estate scorsa, quando forti raffiche di vento hanno abbattuto altri abeti in un'area compresa tra il Bellunese e l'Alto Adige. Ora tocca alla Val Visdende