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Attualità

"Il paese che porta le Lamborghini davanti ai rifugi, ha scoperto l'integrità della montagna solo quando si è abbassato l'ISEE percepito di chi prova a fruirne"

Una riflessione inedita (e per questo degna di essere presa in considerazione) sulla vicenda Roccaraso arriva da Ferdinando Cotugno, giornalista de Il Domani e abile divulgatore. Le sue parole, che riportiamo qui di seguito, offrono un nuovo tassello all'articolato puzzle che si sta andando a comporre sul rapporto montagna-overtourism

di
Redazione
04 febbraio | 18:02
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Una riflessione inedita (e per questo degna di essere presa in considerazione) sulla vicenda Roccaraso arriva dalla pagina Instagram di Ferdinando Cotugno, giornalista de Il Domani e abile divulgatore. Le sue parole, che riportiamo qui di seguito, offrono un nuovo tassello all'articolato puzzle che si sta andando a comporre sul rapporto montagna-overtourism:

 

"La settimana scorsa la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per aver fatto del "triangolo della morte" (copyright: Lancet Oncology, nel lontano 2004) tra Marigliano, Nola e Acerra la più grande zona di sacrificio d'Europa.

La cosiddetta Terra dei fuochi è la sintesi perfetta del metodo capitalista: le ghiandole, gli organi e i tessuti dei campani come esternalità negativa perfetta, cioè il tappeto sotto il quale nascondere i costi della produzione industriale del nord, i clan come partner e cinghia di trasmissione.

Le istituzioni sono state condannate per aver aver violato ogni principio di precauzione sui numeri ventennali fuori controllo di malformazioni, leucemie, tumori. Attivisti, malati e comitati trattati come mitomani. La complicità tra camorra, pubblica amministrazione, imprese è un fatto storico, con cui dovremmo confrontarci. Terra dei fuochi ovvero ammalarsi e morire in virtù di essere nati su certo territorio, di essere nati poveri e quindi invisibili.

Non c'entra niente, lo so, però erano la stessa settimana e la stessa geografia, e nella mia testa le due immagini continuano ad affiancarsi: l'invasione dei napoletani in montagna a Roccaraso. I servitori della città prodotto turistico che ha fatto innamorare tutti, con camerieri simpatici e check-in rapidi per anni, ma guai, guai a spendere venti euro per vedere per la prima volta in vita tua la neve.

Il paese che porta le Lamborghini davanti ai rifugi di montagna o dove è stata costruita una funivia cabriolet con il 75% di fondi pubblici (per citare solo due storie qualsiasi di questo inverno) ha scoperto l'integrità della montagna solo quando si è abbassato all'improvviso l'ISEE percepito di chi provava a fruirne.

Sentenza sulla Terra dei fuochi e overtourism fatto dalle vittime di overtourism sono due storie diverse, però ci raccontano la stessa cosa: l'Italia, paese che odia i poveri, e se sono napoletani li odia due volte".

 

 

 

 

 

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