Contenuto sponsorizzato
"Gattonavano per non sprofondare nella neve, con il pericolo valanghe, nella nebbia e senza attrezzature (VIDEO). La guida: "Perché rischiare così?"

Una situazione pericolosa e surreale quella immortalata a quota 2.200 metri. La guida: "Pensavamo che avessero perso qualcosa, invece erano impreparati. Abbiamo consigliato di tornare indietro e la prossima volta di avere almeno le ciaspole"

Di Luca Andreazza - 02 febbraio 2025 - 20:20
Contenuto sponsorizzato

TRENTO. Si sono avventurati in quota senza un'attrezzatura adeguata nonostante il meteo avverso e il rischio valanghe e si sono messi a gattonare per cercare di non sprofondare nella neve e proseguire nell'escursione per raggiungere il rifugio.

 

Una situazione pericolosa e surreale quella immortalata in un video registrato sabato 2 febbraio a 2.200 metri nella zona di Forca Rossa a passo San Pellegrino in val di Fassa. Immagini che testimoniano le grandi difficoltà degli escursionisti.

"Abbiamo visto questi ragazzi gattonare e pensavamo avessero perso qualcosa - spiega una guida - ci siamo avvicinati e abbiamo capito che andavano avanti così per non sprofondare nella neve. Sprovvisti di ciaspole o sci la progressione risultava veramente faticosa, in più la situazione meteo, debole nevicata e nubi basse, rendeva difficile l’orientamento".

 

Niente sci o ciaspole, ma anche niente attrezzatura di autosoccorso con i bollettini che segnalavano un rischio valanga di grado 3 e dopo che negli scorsi giorni si sono susseguiti gli interventi del soccorso alpino a causa di distacchi di neve, compreso quello spaventoso a Solda provocato da due sciatori che hanno poi fatto perdere le tracce (Qui articolo).

 

"Visibilmente affaticati, ci hanno chiesto quanto mancava al rifugio", conclude la guida. "Abbiamo consigliato loro di seguire le tracce degli sci per tornare verso valle e di attrezzarsi almeno delle ciaspole la prossima volta".

 

Contenuto sponsorizzato

Nonostante gli appelli e l'invito alla prudenza dei soccorritori, ci sono anche purtroppo tante, troppe, immagini che testimoniano l'impreparazione nell'affrontare un'escursione.

 

Nei mesi scorsi avevano destato preoccupazione le immagini registrate da un escursionista lungo un sentiero, in parte attrezzato, praticamente ghiacciato e che si sviluppa lungo una parete che si affaccia su un dirupo: un cane lasciato libero (e che scivola in diversi punti) e intanto il proprietario che non sembra agganciarsi e che appare più interessato a girare un video a passo spedito invece di prestare più attenzione al percorso. "Una scena che non ha senso", il commento di Walter Cainellipresidente del soccorso alpino del Trentino (Qui articolo).

 

In estate c'era stato il caso di una famiglia che era stata immortalata una mamma con un po' di paura che accompagnava la figlia sulla via ferrata e un padre con il piccolo in braccio. A balzare all'occhio la totale assenza di protezione.

 

Situazioni pericolose per gli escursionisti e, potenzialmente, poi per i soccorritori se vengono chiamati a intervenire per qualche difficoltà (Qui articolo).

Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Cronaca
02 febbraio - 20:00
Negli ultimi mesi l'associazione delle Famiglie Tossicodipendenti ha registrato un vero e proprio boom di richieste: "Vengono addescati per [...]
Politica
02 febbraio - 18:22
Si è concluso il congresso del Patt con la riconferma alla guida della segreteria di Simone Marchiori. Presenti a Cirè di Pergine anche il [...]
altra montagna
02 febbraio - 17:31
Gli amministratori forse dovrebbero essere supportati maggiormente dal Ministero del Turismo (che ancora non si è espresso in modo chiaro su [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato