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Ambiente

Mediterraneo caldissimo e ondata di freddo dall'Artico. La tempesta Boris sta mettendo in ginocchio l'Europa Centrale: cosa sta succedendo e perché?

L'Europa centrale sta subendo piogge torrenziali e inondazioni devastanti, con almeno 16 vittime confermate e molte persone disperse. Polonia, Repubblica Ceca e Austria sono tra i paesi più colpiti: le evacuazioni di massa hanno interessato decine di migliaia di persone, mentre le autorità avvertono che il peggio potrebbe non essere ancora passato. Ma perché sta succedendo?

di
Sofia Farina
17 settembre | 14:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

L'Europa centrale-orientale sta subendo piogge torrenziali e inondazioni devastanti, con almeno 16 vittime confermate e molte persone disperse.

 

Polonia, Repubblica Ceca e Austria sono tra i paesi più colpiti: le evacuazioni di massa hanno interessato decine di migliaia di persone, mentre le autorità avvertono che il peggio potrebbe non essere ancora passato.

 

La tempesta Boris ha causato danni ingenti, con dighe distrutte, strade sommerse, interruzioni di corrente e interi quartieri allagati, segnando la peggiore inondazione della regione negli ultimi vent'anni.

 

Sorge spontanea la domanda: ma perché sta succedendo? Cosa ha stimolato un fenomeno di queste proporzioni?

 

La risposta è, ancora una volta, connessa al fatto che quella che si sta concludendo è stata un'estate eccezionale per il Mar Mediterraneo. Sono stati superati record di temperatura settimana dopo settimana e questo implica una dinamica molto semplice: temperature più elevate della superficie del mare consentono una maggiore evaporazione dell'umidità, e le masse di aria calda che si sollevano e si spostano verso le montagne sono il perfetto carburante per una tempesta. Più calda è l'acqua, maggiore è l'evaporazione.


Credits: Scott Duncan

In questo contesto è arrivata un'ondata di freddo storica, per questo periodo, prime settimane di settembre, che dal sud dall'Artico si è spostata attraversando l'Europa, creando una combinazione senza precedenti di caldo e freddo, che è ideale per la formazione di intensi fronti temporaleschi.

 

Questa ondata di freddo fa parte di una rottura dell'onda ciclonica, che essenzialmente "taglia" fuori una bassa pressione dal flusso principale di fondo. Ciò significa che una bassa pressione (e quindi, in questo caso, una tempesta) può rimanere intrappolata nello stesso posto per giorni. Gli ingredienti di fondo del tempo meteorologico di queste settimane costituiscono, essenzialemente, la combinazione perfetta di variabili che possono rimanere stabili e fisse per lungo tempo, come è effettivamente successo.


Credits: Scott Duncan

Il fatto che sia successo proprio in Europa Centrale è spiegato egregiamente da Scott Duncan, il meteorologo professionista scozzese con quasi 80.000 follower su Instagram, che compie quotidianamente una splendida opera di divulgazione, tramite immagini e rappresentazioni di dati e non solo: "Non dobbiamo mai dimenticare la vicinanza delle alte pressioni, degli elementi davvero cruciali per la tenuta di questo evento meteorologico sull'Europa centrale". Tuttavia, commenta il meteorologo "poi è successo qualcosa di veramente insolito", infatti spiega: "Uno sguardo più attento all'acqua precipitabile mostra come l'umidità atmosferica attraversi il Mediterraneo e si concentri nel Mar Nero, che è anche molto più caldo del normale. L'umidità si avvolge poi intorno alla tempesta, come un fiume atmosferico. Questo ha incanalato un canale di aria molto umida verso l'Europa centrale e le precipitazioni sono state inoltre potenziate dalle montagne locali (secondo il fenomeno comunemente noto come sollevamento orografico)".

 

Secondo Duncan, gli ingredienti principali da identificare e tenere a mente per il futuro sono i seguenti: il forte freddo che si scontra con immense fonti di calore e umidità disponibile, il pattern meteorologico bloccato, mantenuto in posizione e potenziato dall'alta pressione nelle vicinanze, il fiume atmosferico (atmospheric river, termine tecnico, in inglese) del Mar Nero e il sollevamento orografico (ovvero l'effetto che le masse delle montagne hanno sullo spostamento delle grandi masse d'aria).

 

 

 

 

 

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