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Ambiente

Il ruolo delle guide alpine nell'educazione alla fruizione delle terre alte 'ai tempi di Instagram': Luca Vallata ospite di "Un quarto d'ora per acclimatarsi"

Il sovraffollamento di poche e selezionate aree montane e la sua connessione con l'utilizzo dei social network sono oggetto della chiacchierata con Luca Vallata, guida alpina, nella nuova puntata di Un quarto d'ora per acclimatarsi, il podcast de L'AltraMontagna che approfondisce i problemi ambientali e sociali sperimentati dalle terre alte tramite la voce di chi le vive, le affronta e le studia

di
Sofia Farina
22 aprile | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

I frequentatori delle terre alte, probabilmente conoscono bene la sensazione sgradevole di trovarsi in un posto incredibile, lontano da città e strade, e doverlo condividere con un numero decisamente troppo elevato di persone, probabilmente portate lì dal desiderio di vedere con i propri occhi paesaggi ammirati tante volte sugli schermi. 

 

Il sovraffollamento di poche località, che aumenta l’impatto sul luogo visitato e riduce il valore della nostra esperienza in esso, è legato a diverse dinamiche sociali e antropiche, ma è anche strettamente connesso all’utilizzo dei social network. 

 

Per affrontare il tema della “montagna ai tempi di Instagram” abbiamo intervistato Luca Vallata, guida alpina (ma anche matematico) che ha trovato il proprio posto nelle Dolomiti d'Oltrepiave, “tra cime e sentieri dove - per citarlo - è raro e sorprendente incrociare altri mammiferi con le scarpe che non siano il proprio compagno di cordata e dove è possibile vivere  in maniera sostenibile e a poca distanza da una montagna non asservita ai capricci dell’uomo”.

 

Io abito nel centro storico del paese di Erto - racconta Vallata - un paese con un carattere tutto suo, tutto particolare. È un paese di vera montagna”. Infatti, spiega la giovane guida alpina: “Le montagne che circondano Erto sicuramente non sono le montagne famose che possiamo trovare in Cadore o in Alto Adige. Sono montagne abbastanza distanti dai grossi flussi turistici”. 

 

Luca Vallata è guida alpina da otto anni: “La mia esperienza a livello lavorativo non va più indietro di così, ma mi sono comunque accorto dei grandi cambiamenti avvenuti nel nostro ambiente. Questi cambiamenti, in particolare collegati all'uso dei social, si possono rilevare non solo tra i turisti ma anche proprio nel mondo degli arrampicatori o degli scialpinisti”. Ciò che si nota a colpo d’occhio è proprio “la necessità di condividere le proprie esperienze in maniera sempre più sempre più istantanea”.

 

 

 

 

 

 

 

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Rimanendo sul tema dei grandi flussi turistici, Vallata commenta: “In questa sorta di immaginario del turista dolomitico si sono andati a creare una serie di cosiddetti “luoghi da Instagram”, ovvero i luoghi che sono riconosciuti come luoghi da social network, che sono le Tre Cime di Lavaredo, il Lago del Sorapiss, le Cinque Torri. Sembra che se non si fossero visitati questi tre posti chiave non si sarebbero viste le Dolomiti!”.

 

Vallata aggiunge che, secondo la sua opinione, questa è in realtà “una cosa molto positiva” perché “le grandi masse che comunque arrivano in montagna, se sono in questi tre luoghi non inquinano, sporcano e disturbano altri luoghi. E’ come se stessimo circoscrivendo il problema a queste aree che purtroppo diventano sacrificali”.

 

Infatti a queste montagne ricche di servizi e di visitatori, afflitte da forme di turismo spesso incompatibili con l'ambiente, si alternano aree montane che sono ignorate da tutto e da tutti abbandonate insieme ai loro abitanti. Montagne che in realtà avrebbero molto da offrire sia da un punto di vista ambientale, ma anche culturale, esperienziale. Con Vallata ragioniamo allora su come le guide alpine possano incentivare un percorso di riscoperta appunto ragionata di queste valli che sono esterne rispetto ai grandi flussi turistici.
 

Qui è possibile ascoltare la puntata, disponibile anche su tutte le principali piattaforme podcast (Spotify, Apple e Google Podcast, Audible):

 

 

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