Il Lago alpino ricoperto di polveri sahariane: ''Davvero notevole il quantitativo presente sul manto nevoso''
Le polveri sahariane che hanno investito la penisola sono arrivate anche sulle Alpi, regalando degli scenari inaspettati e interessanti, come quello del Lago Grande di Viso, in Valle Po, dove la repentina fusione della neve degli ultimi giorni le ha rese ancora più evidenti, come commenta il meteorologo Andrea Vuolo
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Il pulviscolo sahariano arrivato negli scorsi giorni ci ha regalato per tutta la settimana scenari interessanti e inaspettati, dai tramonti infuocati alla persistente foschia, e uno di questi è stato osservato nel cuneese e in particolare al Lago Grande di Viso, in Valle Po.
Infatti, come si osserva nella fotografia scattata dai gestori del Rifugio Quintino Sella, sul Monviso, sul manto nevoso presente sul lago è presente un quantitativo di polvere sahariana notevole.
Come commenta il meteorologo Andrea Vuolo, che racconta la meteorologia e la climatologia sui suoi canali, la notevole quantità di polvere "è resa ancora più evidente negli strati accumulati all’inizio della primavera, dalla repentina fusione della neve di questi ultimi giorni, stante l’arrivo della pioggia fino a quote superiori i 3.500 metri".
Un simile scenario senza precedenti è stato osservato recentemente sul ghiacciaio del Ciardoney. Infatti, guardando l'immagine condivisa sui canali di Nimbus, si nota la superficie del manto nevoso coperta dalle polveri desertiche. Gli esperti membri dell'associazione commentano la presenza del pulviscolo come qualcosa di inedito "nel periodo di tele-osservazione da webcam dall'autunno 2012" e addirittura commentano: "Frequentando assiduamente la zona a fine primavera-inizio estate da tempi ben più lunghi, dal 1992, possiamo azzardare che l'attuale quantità di polveri nella neve sia ai massimi in almeno un trentennio".