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A Roccaraso 10.000 turisti e 220 pullman da Napoli. Le ragioni dell'affluenza? Non sono piaciute agli imprenditori della zona

Lo scorso fine settimana il comprensorio sciistico abruzzese è stato letteralmente preso d'assalto: i motivi sono diversi e ben evidenziano il rischioso potenziale di certe scelte promozionali

di
Emanuele Valeri
27 gennaio | 17:15
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Una domenica davvero caotica a Roccaraso, dove sono giunti oltre 10.000 turisti e 220 pullman dalla città di Napoli e dintorni.

Disagi alla circolazione, code sugli impianti e moltissimi problemi per spostarsi nei vicini impianti dell’Aremogna.

Nonostante l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro, la gestione della circolazione è risultata assai complessa.

 

Un fenomeno che già in passato aveva riguardato la località turistica dell’Alto Sangro, ma che è stata notevolmente esasperato da alcuni video divenuti virali su Tik Tok.

Alcuni influencer hanno inoltre sponsorizzato il comprensorio sciistico abruzzese, mettendo in risalto anche i momenti di festa andati in scena durante il tragitto che porta a Roccaraso.

 

Alla base di questa affluenza ci sarebbero delle offerte low cost, che a partire da appena 20 euro a persona, hanno reso accessibile a tutti una giornata sulla neve, anche a chi aveva un budget limitato.

Con soli 30 euro alcune compagnie di Secondigliano e Casoria, offrivano non soltanto il biglietto di viaggio di andata e ritorno ma anche il pranzo al sacco.

 

Una modalità di turismo che non è affatto piaciuta agli imprenditori della zona, che lo hanno ritenuto alquanto problematico e con pochi risvolti positivi.

Il turismo mordi e fuggi è un problema sempre più presente sulle nostre montagne e spesso favorisce una grandissima affluenza a discapito della salvaguardia dell’ambiente e dell’economia dei paesi e soprattutto della qualità dell’offerta.

 

Inoltre per molti turisti si trattava della prima volta sulla neve e si sono adattati con soluzioni anche ingegnose, come ad esempio l’uso di sacchetti di plastica per scivolare sulla neve.

 

Di questa giornata se ne è parlato un po’ in tutte le cronache nazionali, ma ad intervenire sulla questione è stato anche il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, che ha sottolineato come sia assolutamente necessario intervenire per affrontare questo fenomeno del turismo di massa che negli ultimi anni è sempre più frequente e problematico.

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