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Ambiente

"Ghiaccio di sovraimposizione", quest’anno avremo più possibilità di trovarlo. Di cosa si tratta?

"Per trasformare la neve in ghiaccio sui ghiacciai occorre in genere qualche anno in cui la densità del manto gradualmente aumenta fino a sigillare l’aria in piccole bollicine raggiungendo infine la densità di 917 kg/mc", spiega Riccardo Scotti del Servizio Glaciologico Lombardo. "Un poco di ghiaccio si forma però ogni anno, si tratta del ghiaccio di sovraimposizione"

di
Redazione
19 luglio | 12:15
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

"Per trasformare la neve in ghiaccio sui ghiacciai occorre in genere qualche anno in cui la densità del manto gradualmente aumenta fino a sigillare l’aria in piccole bollicine raggiungendo infine la densità di 917 kg/mc", spiega Riccardo Scotti del Servizio Glaciologico Lombardo in un recente post Instagram, per poi continuare:

 

"Un poco di ghiaccio si forma però ogni anno, si tratta del ghiaccio di sovraimposizione (superimposed-ice). Quando la neve in primavera inizia a fondere produce acqua che affonda nel manto nevoso fino a raggiungere la superficie impermeabile del ghiacciaio (ghiaccio vecchio nell’immagine), qui incontra temperature sottozero che le impediscono, almeno in parte, di scorrere a valle facendola ricongelare.

Quando il 'freddo' si dissipa completamente e si raggiungono gli zero gradi (punto di fusione) il processo di accumulo di ghiaccio si ferma e l’acqua di fusione inizia a scorrere liberamente. Il ghiaccio così formato è visibile sui ghiacciai nella zona di transizione tra ghiaccio vecchio (la superficie dell’estate precedente) e il residuo della neve invernale.

In genere si tratta di ghiaccio spesso pochi centimetri o poche decine di centimetri che scompare in pochi giorni. Per i calcoli del bilancio di massa del ghiacciaio non va però trascurato, per questo ai corsi di glaciologia si specifica sempre che la linea della neve (snow-line) ovvero la linea che unisce i punti in cui la neve lascia il posto al ghiaccio (linea nera) non equivale alla linea di equilibrio del ghiacciaio (equilibrium line altitude, linea gialla). Quest’ultima definisce infatti l’unione di tutti i punti in cui il bilancio di massa del ghiacciaio in quell’anno è uguale a zero. A fine estate il ghiacciaio avrà guadagnato massa al di sopra della linea gialla mentre ne avrà persa al di sotto.

Negli ultimi anni è stato quasi impossibile da trovare a fine estate perché entrambe le linee sono completamente sparite anche dalle porzioni più elevate dei ghiacciai e, oltre al ghiaccio di sovraimposizione è sparito un sacco di ghiaccio vecchio. Quest’anno avremo più possibilità di trovarlo".

 

In foto: Ghiacciaio del Lupo, 8 luglio 2012 e 9 ottobre 2014 (spesso strato di ghiaccio di sovraimposizione a fine estate che poggia su una zona del ghiacciaio coperta di detrito)

 

 

 

 

 

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