Dalla povertà ai record mondiali e alle violenze domestiche: l'incredibile storia di Lhakpa Sherpa, prima donna nepalese sull'Everest, arriva su Netflix
Il film documentario "The Summits of Lhakpa Sherpa", presentato al Toronto Film Festival l'estate scorsa, è in arrivo su Netflix il prossimo 31 luglio. Il film, diretto dalla pluripremiata Lucy Walker ripercorre la storia e la missione di Lhakpa Sherpa, la prima donna nepalese a raggiungere la vetta più alta del mondo
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
“Tutti hanno un sogno. Voglio mostrare alle mie due bambine come essere coraggiose... cosa significa non arrendersi. Dire di sì! Questo è il mio potere. Sento che questo è il mio dono” con queste parole Lhakpa Sherpa, protagonista del film "The Summits of Lhakpa Sherpa" descrive la sua missione.
Il film, presentato al Toronto Film Festival l'estate scorsa e pronto ad approdare su Netflix il prossimo 31 luglio, ripercorre la storica carriera alpinistica di Lhakpa per rivelare una ricca storia personale. Lucy Walker, pluripremiata regista del film, in una intervista a Outside Online, interrogata sulle ragioni dietro alla messa a disposizione del documentario su Netflix, ha risposto: "Non abbiamo deciso di fare un film per Netflix. Questo film è il prodotto di una montagna di lavoro svolto da persone veramente appassionate che erano ispirate e determinate come me a rendere giustizia alla storia di Lhakpa, anche con un budget relativamente ridotto. Siamo stati entusiasti quando Netflix l'ha accettato, in modo che Lhakpa potesse avere un pubblico mondiale. La sfida è che Lhakpa non è molto conosciuta, non ha ricevuto molta copertura. La maggior parte delle persone conosce l'Everest grazie agli uomini che lo scalano, agli sherpa maschi o ai ricchi turisti. E qui c'è una donna che l'ha scalato dieci volte senza avere un centesimo in tasca per pagarlo. E per raccontare la sua storia completa, dieci cime dell'Everest, una vita in montagna, e per intrecciare tutto questo in un modo che va oltre l'alpinismo, volevo che il pubblico avesse tutto questo".
Le telecamere mostrano la scalatrice che vive in un appartamento angusto nel Connecticut con le due figlie adolescenti e rifornisce gli scaffali e pulisce i pavimenti di Whole Foods ma anche mentre sfida le intemperie e l'aria sottile nelle montagne più alte del mondo. I filmati mostrano l'impressionante traiettoria di vita di Lhakpa: nata da una madre single in una grotta, ha lavorato come inserviente e cuoca in un campo e alla fine è diventata la prima donna nepalese a scalare la vetta più alta del mondo. Inoltre, le interviste crude, presenti nel film, non mancano di esplorare un capitolo particolarmente doloro della sua vita, quello del rapporto di Lhakpa con il suo ex marito violento, lo scalatore rumeno Gheorghe Dijmarescu.
Attraverso tutto questo, Lhakpa scala - con la forza e resilienza ispirata dalla sua dea madre dell'universo - il Chomolungma, il monte Everest, all'ombra della quale è cresciuta, in Nepal. Lei, infatti, ha scalato l'Everest più di ogni altra donna nella storia ed è stata la prima donna nepalese a raggiungere la vetta e a scendere nel 2000. Da allora, è tornata in montagna più volte e non ha mai fallito un tentativo di scalata. Ha scalato sia dal versante nepalese da sud che da quello tibetano da nord e ha guidato con successo squadre in vetta da entrambi i versanti. Nel 2022, Lhakpa è stata inserita nella Connecticut Women's Hall of Fame dopo la sua decima vetta dell'Everest, guadagnandosi il Guinness World Record per il maggior numero di ascensioni all'Everest da parte di una donna.
Oggi, vivendo nel Connecticut con le sue due figlie, Lhakpa ha dato vita a Cloudscape Climbing, che fornisce formazione, supporto e guida a scalatori avventurosi che sperano di seguire le sue orme e continua la sua missione di cercare una vita migliore per sé e per i suoi figli e per difendere i diritti delle donne e delle ragazze nepalesi.
In particolare, ha dato vita all'iniziativa Lhakpa Sherpa Climb Any Mountain che mira a ispirare gli individui a livello globale - in particolare le donne, le ragazze e coloro che provengono da comunità storicamente emarginate - a riscoprire la propria forza attraverso il potere curativo della natura. Per sostenere l'iniziativa, o saperne di più, si può visitare il sito anymountain.org.