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Alpinismo

Trump vuole rinominare il monte Denali: "Si sono presi il suo nome dal Monte McKinley. Era un grande presidente, penso che se lo meriti"

Una nuova controversia sul nome della montagna più alta del Nord America, Denali, è stata riaccesa dalle dichiarazioni del Presidente eletto Donald Trump. In un discorso tenuto domenica a Phoenix, Trump ha annunciato l’intenzione di ripristinare il nome di Monte McKinley, in onore di William McKinley, venticinquesimo Presidente degli Stati Uniti, assassinato nel 1901

di
Sofia Farina
23 December | 09:30
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Una nuova controversia sul nome della montagna più alta del Nord America, Denali, è stata riaccesa dalle dichiarazioni del Presidente eletto Donald Trump. In un discorso tenuto domenica a Phoenix, Trump ha annunciato l’intenzione di ripristinare il nome di Monte McKinley, in onore di William McKinley, 25° Presidente degli Stati Uniti, assassinato nel 1901.

 

“Si sono presi il suo nome dal Monte McKinley” ha detto Trump ai suoi sostenitori. “Era un grande presidente. Restituiremo il nome di Monte McKinley perché penso che se lo meriti”.

 

La montagna, con i suoi oltre 6.100 metri di altezza, era stata ufficialmente ribattezzata “Denali” nel 2015 dall’allora Presidente Barack Obama. Questa decisione aveva concluso una disputa durata decenni, con lo stato dell’Alaska che da anni chiedeva il riconoscimento ufficiale del nome nativo. Denali, che significa “il Grande” o “l’Alto” nella lingua Athabasca, era infatti il nome originario attribuito dagli indigeni alaskan della regione.

Un nome conteso per oltre un secolo

 

Il nome “Monte McKinley” risale al 1896, quando un cercatore d’oro in Alaska decise di chiamare la montagna in onore di William McKinley, sostenitore del gold standard e all’epoca candidato presidenziale. Il nome divenne ufficiale nel 1917, ma McKinley non visitò mai l’Alaska e non ebbe alcun legame significativo con la montagna o lo stato.

 

Nel 1975, il governo dell’Alaska designò ufficialmente il picco con il nome nativo “Denali”, avviando una lunga battaglia con il governo federale per ottenere l’approvazione a livello nazionale. La svolta arrivò nel 2015, quando l’allora Segretario degli Interni degli Stati Uniti, Sally Jewell, firmò l’ordine che restituiva il nome Denali alla montagna, su esplicita richiesta del Presidente Obama.

 

L’annuncio di Trump non è stato accolto positivamente da tutti. La senatrice Lisa Murkowski, repubblicana e rappresentante dell’Alaska, ha espresso la sua opposizione con un messaggio sui social media: “C’è solo un nome degno della montagna più alta del Nord America: Denali - il Grande”.

 

Denali non è solo un simbolo naturale, ma anche culturale per i popoli indigeni dell’Alaska. La montagna rappresenta la connessione spirituale con il territorio e la loro storia millenaria. L’intenzione di Trump di riportare il nome “McKinley” è vista da molti come un atto che ignora l’importanza delle radici indigene e della cultura locale.

 

Con l’avvicinarsi dell’insediamento del nuovo Presidente, resta da vedere se questa proposta si concretizzerà o se la montagna continuerà a portare il nome con cui è conosciuta da millenni. Per ora, la disputa sul nome di Denali non sembra destinata a risolversi facilmente, simbolo di un conflitto più ampio tra tradizione, identità locale e politica nazionale.

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