La Provincia dice "No" alla commissione consiliare di studio sulla gestione dei grandi carnivori: "Creerebbe anche a noi un problema e ci sono già abbastanza tavoli"
E' stata respinta la mozione di istituire una commissione di studio sulla gestione dei grandi carnivori proposta dal consigliere Roberto Stanchina (Campobase). La risposta dell'assessore Roberto Failoni: "Chi ha detto che va tutto bene? Stiamo lavorando e i professionisti vanno rispettati"
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TRENTO. E' stata bocciata l'istituzione di una Commissione consiliare di studio sulla gestione dei grandi carnivori. Semaforo rosso in Consiglio provinciale alla mozione di Roberto Stanchina (Campobase) per ricostruire quanto avvenuto dalla costituzione del progetto "Life Ursus" e per acquisire informazioni anche rispetto alle esperienze in altri Paesi europei.
Individuare una soluzione, compatibile con le esigenze dei residenti e dei turisti, che si basi sui dati raccolti, per garantire sicurezza alle persone nelle zone con presenza dell’orso, questo tra gli obiettivi della mozione che "non vuole essere un’accusa - le parole di Stanchina - ma il mettere assieme un insieme di dati per limitare azioni di avvicinamento e utilizzo del territorio per i privati e le attività economiche".
La maggioranza si è espressa in modo compatto contro la mozione. "Occorre lavorare non nell'emergenza, ma come sta già facendo l’assessorato competente e questo Consiglio attraverso dati, pareri di esperti, osservazioni, confronti. Il problema necessita di un intervento concreto", dice Eleonora Angeli (Lista Fugatti) che ha ricordato la gestione dell’Alto Adige e della Slovenia. “I conflitti vanno gestiti con prevenzione e rimozione. Il Trentino sta applicando soluzioni già in uso in altri Paesi", ricordando l’utilizzo dello spray ancora non consentito e chiedendo uno “sblocco” dell’utilizzo dell'Autonomia.
Il "No" è arrivato dall’assessore Roberto Failoni: “Il parere è negativo: c’è un lavoro in essere da parte di tutti, anche a Roma da parte dei sindaci. Una commissione di studio creerebbe anche a noi un problema, abbiamo professionisti che sanno il fatto loro su lupo e orso. Di commissioni di studio ne abbiamo abbastanza, se vogliamo fare passi in avanti continuiamo con il tavolo convocato per il prossimo 20 febbraio. Se ci sono altre informazioni e indicazioni siamo disponibili".
A intervenire Roberto Paccher (Lega) parzialmente in disaccordo con la proposta di Stanchina. “C’è stata una grave indifferenza e superficialità da parte di chi ci ha preceduto”. Il consigliere leghista ha ricordato le dichiarazioni nel 2016 dell’assessore competente "l’orso è una risorsa", "convivere con l'orso si deve e si può" e altre "dichiarazioni sconcertanti. Abbiamo visto quante inadeguate si sono rilevate queste dichiarazioni. Fate chiarezza sui turisti che scappano dal Trentino, i dati ci dicono altro".
A far sorridere l’Aula il termine “mamma orsa” che secondo Paccher, "seguendo la logica della sinistra, dovrebbe essere chiamata genitore 1 o genitore 2". Non crede che con nuovi studi "arriveremo ad arginare il problema - spiega Claudio Cia - finché il numero di orsi sarà tale e sarà sempre più vicino ai centri abitati. Serve coraggio e serve interviene in modo selettivo".
In replica la risposta di Stanchina: “La richiesta era quella di un atto ufficiale dove inserire passi concreti da votare in aula. Se tutto va bene capiamo perché c’è allarme sui territori, i sindaci vanno a Roma, ci sono i referendum. Sentire che i professionisti potrebbero offendersi, trovo la cosa inaccettabile. Proviamo a rispondere alle preoccupazioni. E’ davvero tutto sotto controllo e stiamo facendo ciò che serve?” Ancora Failoni: “Chi ha detto che va tutto bene? Tutti abitiamo dove ci sono orsi e lupi, stiamo lavorando e i professionisti vanno rispettati, così come va portato avanti il confronto”.
Nel botta e risposta delle dichiarazioni di voto, Luca Guglielmi (Lista Fassa) si è soffermato ricordando quando gli orsi sono stati introdotti aggiungendo che “non c’è necessità di un'altra commissione”. In chiusura Walter Kaswalder (Patt): “Il progetto Life Ursus è fallito, ora bisogna risolvere il problema”. La mozione è stata bocciata con 17 "No" e 12 "Sì".