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A Massimeno non si vuol parlare di fusione: opposizioni si dimettono. Tutto fermo sull'Alpe Cimbra ma emergenza personale nei Comuni: "Idea 'Centrale' dei servizi"

Molte amministrazioni soffrono ormai una carenza strutturale di personale, una soluzione potrebbe arrivare dalle fusioni ma gli enti sono freddi verso quest'ipotesi. Il Consorzio delle Autonomie dopo le elezioni intende presentare un'analisi e rafforzare servizi trasversali

Di Luca Andreazza - 09 febbraio 2025 - 06:00

TRENTO. Il mancato via libera della maggioranza della mozione per approfondire un percorso di unione tra Massimeno Giustino in val Rendena ha portato alle dimissioni dell'opposizione, il discorso di un Comune dell'Alpe Cimbra lanciato ormai l'anno scorso dal sindaco di Folgaria più che raffreddarsi non è mai decollato. Difficilmente si vuol sentire parlare di fusione, per esempio, tra Aldeno, Cimone e Garniga Terme. Un tema sempre delicato, un po' politicamente e in alcuni casi per la popolazione che si preoccupa per una delocalizzazione oppure di una riduzione dei servizi.

 

Fusione, gestione associata oppure Unione? Il Trentino punta sulla quarta via. E le nuove amministrazioni dopo la tornata elettorale di maggio si troverà a valutare le analisi del Consorzio delle Autonomie Locali e della Provincia. 

 

Tra i vantaggi, messi nero su bianco nella mozione in quel di Massimeno, un maggiore peso specifico, politico e amministrativo, all’interno della Comunità di valle ma anche a livello provinciale; la riduzione dei costi di gestione e le imposte per i residenti; la possibilità di usufruire di particolari incentivi e contributi, oltre a rafforzare e sviluppare maggiori servizi. Non è andata con le conseguenze del caso: gli esponenti di minoranza, guidati da Alessandro Giacomini, hanno deciso di dimettersi (Qui articolo).

 

A febbraio, di un anno fa, il sindaco di Folgaria si è espresso a favore di un'ipotesi di fusione con Lavarone e Luserna. Un'opportunità per Michael Rech, di creare organizzazioni più efficienti e di far fronte alla carenza di persone e alle risorse economiche sempre più risicate. Inoltre sull'Alpe Cimbra molte funzioni verrebbero centralizzate nell'amministrazione comunale perché andrebbe a coincidere con la Comunità di valle, ente che a quel punto verrebbe superato. 

 

"Una stima molto semplice - aveva spiegato Rech - è quella per esempio del risparmio sulle indennità politiche che, con un Comune unico sull’Altipiano, sarebbero ridotte di 1 milione di euro per ogni mandato amministrativo di cinque anni".

 

Una proposta accolta con una certa freddezza nei Comuni limitrofi e poi, complice il commissariamento a Luserna, l'idea si è completamente arenata. Ma resta una possibilità. "Oggi ci sono meno soldi e più costi - ribadisce Rech - inoltre il capitale umano è ai minimi termini: ci sono pochi dipendenti e spesso i bandi finiscono deserti, anche quelli per gli appalti".

 

Una nuova architettura dell'impianto pubblico. "In questa consiliatura ci sono stati 7 pensionamenti con tutte le conseguenze con la storia e l'esperienza di ogni professionalità", prosegue il sindaco di Folgaria. "Oggi servono competenze diverse che sono difficili da trovare e così si arranca: ci sono esigenze molto altela necessità di rimanere competitivi e di lavorare per rafforzare la collaborazione con il privato e con il terzo settore".

 

Non ha mai nascosto qualche difficoltà a livello di personale, ridotto all'osso, il sindaco di Garniga Terme, ma le alleanze con Aldeno e Cimone è naufragata. "Non c'è la volontà politica delle tre amministrazioni, soprattutto dopo che il Comune capofila ha lasciato la Gestione associata", le parole del primo cittadino Valerio Linardi. "Siamo rimasti scottati e, per ora, si preferiscono convenzioni non vincolanti ad hoc per rispondere alle varie necessità".

 

Per ora niente bolle in pentola sul fronte fusioni o simili, ma si avverte la necessità di dare forza all'impianto pubblico. Come? L'idea di uffici sovracomunali e di respiro provinciale, corpi intermedi tra Comunità di valle e Comuni. Dagli appalti alla privacy, dai cedolini paghe alle consulenze, sono diversi i servizi trasversali a più territori messi in campo dal Cal negli ultimi anni. L'intenzione è quella di percorrere con decisione questa strada. 

 

"E' chiaro che sia necessaria una riflessione per garantire ai Comuni la capacità di restare 'competitivi'. Le fusioni e le Gestioni associate funzionano e sono percorsi importanti ma devono essere iter facoltativi: serve la forte convinzione dei territori", commenta Paride Gianmoena, presidente del Consorzio delle Autonomie Locali e sindaco di Ville di Fiemme. "Nutriamo qualche dubbio in più sulle Unioni montane, più difficili da interpretare".

 

Si lavora a una "centralizzazione" per supportare le amministrazioni. "Ormai da tempo abbiamo avviato un approfondimento per un'altra soluzione di ampio respiro, una quarta via che prevede l'implementazione di uffici in grado di rivolgersi a più enti", prosegue Gianmoena. "Questo consente di una specializzazione dei dipendenti, così come la possibilità di ottimizzare i costi e ridurre la criticità associata alla figura unica in un servizio. Un intervento sovracomunale che possa rendere il pubblico impiego nuovamente attrattivo".

 

Le iniziative avviate negli ultimi anni sembrano essersi rivelate efficaci. Più di 80 Comuni hanno aderito al servizio degli appalti. Circa 120 quelli che si rivolgono al Cal per il servizio cedolini paghe e 160 per quello privacy.

 

"Ci sono altre numerose potenzialità, si possono supportare i Comuni nella predisposizione dei bilanci, sviluppare il servizio finanziario e puntare sulla formazione", dice Gianmoena. "Inoltre una strutturazione ancora più capillare permetterebbe di avere funzionari per intervenire nei casi di emergenza o di urgenza. La dimensione deve essere più ampia, anche per migliore gestione del carico e del peso di responsabilità".

 

Materia che verrà ulteriormente approfondita dopo le elezioni di maggio. "Saremo in grado anche di presentare un'analisi portata avanti in stretta collaborazione con la Provincia e con l'impegno dell'assessora Giulia Zanotelli. I risultati dell'indagine e le eventuali prospettive saranno valutate con le rinnovate amministrazioni", conclude Gianmoena.

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