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"Il sostegno di Zanetti a Ianeselli rinnega i nostri valori fondanti". Agnoli (Si può fare): "Irrispettoso verso chi sostenne la sua candidatura in alternativa alla sinistra"

Cinque anni fa era avversaria, oggi è alleata di Franco Ianeselli nella corsa alla riconferma a Palazzo Thun. Dopo la scelta di Silvia Zanetti arriva la reazione di "Si può fare". Agnoli: "Stupisce che Zanetti non abbia ritenuto di comunicare nulla, né alla giunta esecutiva né al segretario di Si può fare, in merito alla sua decisione di lasciare di fatto il partito"

Pubblicato il - 17 febbraio 2025 - 13:18

TRENTO. Cinque anni fa, supportata anche da Progetto Trentino e Popoli Liberi, l'avvocatessa trentina Silvia Zanetti era la candidata sindaca di "Si può fare", una lista dai principi civici e autonomisti che aveva il preciso obiettivo di essere un'alternativa alle forze di sinistra. Ma durante la legislatura Silvia Zanetti, candidata in aperta antitesi al sindaco Franco Ianeselli, si è avvicinata alla maggioranza: un anno e mezzo fa le è stata affidata la delega alla modifica del regolamento e alla valorizzazione delle circoscrizioni, con particolare riferimento allo "sviluppo della sicurezza di prossimità".

 

E pochi giorni fa la stessa Silvia Zanetti ha annunciato (QUI L'ARTICOLO) il suo ingresso ufficiale nella coalizione a supporto di Ianeselli verso le elezioni comunali del 4 maggio. Una decisione che ha però colto di sorpresa i suoi "vecchi" compagni di partito di Si Può Fare, che tramite il segretario politico Francesco Agnoli hanno diffuso una dura nota stampa. 

 

"Apprendo dai giornali - dice Agnoli - che il consigliere comunale Silvia Zanetti, eletta nelle Liste di Si può fare, ha costituito una nuova lista, a sostegno del candidato Franco Ianeselli. Libera Zanetti di scegliere un nuovo soggetto politico, ma stupisce che non abbia ritenuto di comunicare nulla, né alla giunta esecutiva né al segretario di Si può fare, in merito alla sua decisione di lasciare di fatto il partito".

 

"Tale scelta rinnega i valori fondanti di Si può fare, e tradisce l’eredità di Rodolfo Borga, oltre che il mandato di tutti quegli elettori e quelle forze politiche (penso a Progetto Trentino), che nella scorsa legislatura sostennero la sua candidatura in esplicita alternativa alle forze di sinistra".

 

"Tra il passato di Zanetti in Si può fare e il presente a fianco del sindaco Ianeselli - conclude la nota - c’è dunque una evidente discontinuità. Zanetti saprà spiegarla ai suoi nuovi elettori, tra i quali sono certo non ci saranno la maggior parte di coloro che 5 anni fa hanno lavorato per eleggerla".

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