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"Non ho più un lavoro né una casa: dormo in macchina con il mio cane" , storia di Alessandro Galvan: "Ho 61 anni ma spero ancora in un nuovo inizio"

Senza casa e senza certezze, il racconto del 61enne Alessandro Galvan: "Rimettere insieme le proprie cose ogni mattina, senza sapere dove si andrà finire la notte, è davvero faticoso. Non ho un lavoro né un tetto sopra la testa, ma sono davvero molti quelli che stanno cercando di aiutarmi. Le persone che continuano a chiamarmi anche solo per chiedermi di Max mi danno speranza e mi fanno sentire che valgo ancora qualcosa. Tutto ciò mi fa piangere e gioire, nonostante tutto"

Di Sara De Pascale - 18 febbraio 2025 - 19:20

TRENTO. "Rimettere insieme le proprie cose ogni mattina, senza sapere dove si andrà finire la notte, è davvero faticoso". E' difficile mettere in ordine i pensieri (e ancora più complesso farlo con le parole) quando accadono tante, troppe, cose insieme. Lo sa bene Alessandro Galvan, classe 1963, che nel raccontarsi, cerca di mantenere viva quella positività che lo ha sempre contraddistinto: "Non ho più un lavoro e nemmeno un tetto sopra la testa, ma mi sento fortunato. Fortunato che così tante persone mi stiano cercando di dare una mano". 

 

Per raccontare la storia di Galvan non basterebbe un libro: "Ce ne sarebbero di cose da dire - esordisce, intervistato da Il Dolomiti -. Quel che importa, però, è la condizione in cui mi trovo ora e di cui a tratti mi vergogno. Ma, soprattutto, dalla quale sto cercando in ogni modo di uscire". 

 

Il 61enne ha perso di recente un lavoro e teme, vista l'età, che sarà difficile trovarne un altro, ma non si dà per vinto: "Da qualche tempo a questa parte mi ritrovo a dovermi appoggiare a conoscenti per dormire la notte - premette -. Insieme a me c'è il cagnolone Max, mio inseparabile compagno d'avventure, che ho scelto di non abbandonare, anche se ciò ha significato ritrovarci a dormire in macchina, perché trovare un appartamento o una sistemazione in cui accettino animali sembra essere impossibile". 

 

Originario di Bassano del Grappa, Alessandro ha lavorato per diversi anni come networker part time. Venticinque anni fa ha scelto il Trentino come "nuovo inizio" e da allora non se n'è più andato: "Mi sono ritrovato prima a perdere la casa e poi il lavoro - spiega -. Sono stato ospitato da diverse persone in questi ultimi tempi e in particolare da una donna, a Baselga del Bondone, che non smetterò mai di ringraziare. Ora non può più offrirmi la sua ospitalità, ed è per questo che da qualche giorno sto dormendo in macchina con il mio Max". 

 

Galvan ha già preso contatti con gli assistenti sociali, chiedendo aiuto. Qualche giorno fa, peraltro, alcuni amici hanno pubblicato sui social un annuncio per tentare di dargli una mano e da allora il telefono non ha mai smesso di squillare: "C'è chi mi ha chiesto di incontrarci per darmi una copertina per il cane, chi mi ha chiamato chiedendomi che croccantini compragli e chi ancora mi ha offerto del cibo - rivela -. Questa sera mi porteranno da mangiare: ho 25 euro in tasca e al momento se non ci fossero persone così non saprei come farei. Tutto questo mi commuove". 

 

Tanta la solidarietà ricevuta, ma per ora una casa per il 61enne e il suo cane sembrerebbe non esserci: "Ho incontrato un paio di volte gli assistenti sociali e mi hanno dato alcune possibilità: dormire in un dormitorio senza il mio cane o partecipare ad un progetto di cohousing (sempre rinunciando al cane ndr), cosa che ho rifiutato di fare perché Max non lo lascio. Oppure, ancora, dormire in una struttura che accetta animali, ma che non offre un pasto caldo - prosegue nel racconto -. Per ora, quindi, ho preferito starmene in macchina, dove ho trascorso le ultime notti".

 

"La settimana prossima incontrerò di nuovo gli assistenti sociali, per valutare la mia situazione finanziaria - conclude -. Mi hanno detto che cercheranno di darmi una mano almeno per pagare le spese più urgenti". In attesa di trovare una sistemazione per se stesso e Max ed una nuova occupazione il 61enne ha deciso non soltanto di affidarsi a chi di dovere, ma anche di lanciare un appello: "So che ho più di 60 anni, ma la voglia di lavorare non manca".

 

Se qualcuno volesse quindi proporsi per dare una mano a Galvan, potrà farlo contattandolo al seguente numero: +39 380 8904053. "Mi sento bene, ancora abbastanza in forze. Le persone che continuano a chiamarmi anche solo per chiedermi di Max mi danno speranza e mi fanno sentire che valgo ancora qualcosa. Tutto ciò mi fa piangere e gioire, nonostante tutto". 

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