Serpenti morti abbandonati all'isola ecologica, l'appello della Lav: "Non comprate animali esotici per rinchiuderli in casa"
Dopo i due casi avvenuti in Alto Adige ora la Lav spiega che "La vita in appartamento non è adatta a questi animali, che talvolta hanno un’aspettativa di vita molto lunga e dovrebbero vivere liberi in natura"
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BOLZANO. “Non compriamo animali esotici per rinchiuderli nelle nostre case". Questo è l’appello lanciato dalla Lav dopo i recenti episodi avvenuti in Alto Adige, tra cui l'intimidazione di un tabaccaio con un serpente boa e il ritrovamento, il giorno successivo, di due serpenti esotici morti.
Nei giorni scorsi, la comunità di Merano è stata scossa dal ritrovamento di due serpenti esotici morti abbandonati in una borsa di stoffa tra i rifiuti, in un'isola ecologica all'angolo tra via Schaffer e via Parco. L’Azienda Servizi Municipalizzati ha diffuso la notizia tramite una fotografia sui social network, suscitando grande preoccupazione tra i cittadini.
I carabinieri di Postal, una volta informati, hanno avviato immediatamente le indagini raccogliendo testimonianze e prove per risalire al responsabile dell’abbandono, riuscendo infine a identificarlo.
Pochi giorni prima, un altro inquietante episodio ha avuto per protagonista un rettile. Una 30enne, dopo aver rubato alcuni pacchi in una tabaccheria, è stata raggiunta dalla titolare dell’attività. A quel punto, la ladra ha estratto un serpente dalla borsa e ha minacciato la donna.
“La vita in appartamento – spiega la LAV – non è adatta a questi animali, che talvolta hanno un’aspettativa di vita molto lunga e dovrebbero vivere liberi in natura. Costretti in ambienti ristretti, ben diversi dai loro habitat naturali, e privati della libertà, gli animali esotici vengono spesso trattati alla stregua di oggetti”.
La Lav sostiene inoltre che “gli animali esotici non dovrebbero più essere commercializzati, neppure quando nati in cattività. Dovrebbero invece poter vivere nel loro ambiente naturale, lontani da gabbie, teche o terrari, evitando così loro una vita di sofferenze”.