Cantieri insicuri, 100 mila euro di multe e nei guai 12 imprese edili: raffica di controlli dei carabinieri a Cortina
Tra le principali irregolarità riscontrate figurano il mancato rispetto delle vie di accesso ai cantieri, aperture non protette con rischio di caduta dall’alto e documentazione carente. In particolare, sono stati segnalati aggiornamenti insufficienti nei piani di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi e nei piani operativi per la sicurezza
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CORTINA D'AMPEZZO. Irregolarità in tema di sicurezza ma non solo. Quella della sicurezza nei cantieri edili è una tematica tornata in primo piano in questi mesi a Cortina complice anche i tantissiumi cantieri edili che sono stati avviati.
Nei giorni scorsi un'operazione congiunta condotta dal Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia, insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Belluno e ai militari della Compagnia Carabinieri di Cortina D’Ampezzo, ha portato a galla, purtroppo diverse irregolarità in molti di questi cantieri.
I controlli mirati, volti a contrastare lo sfruttamento del lavoro sommerso e a garantire il rispetto delle normative su salute e sicurezza, si sono concentrati nei cantieri del centro ampezzano. Se, da un lato, le attività giuslavoristiche sono risultate generalmente conformi, dall'altro sono emerse gravi carenze in materia di sicurezza.
Tra le principali irregolarità riscontrate figurano il mancato rispetto delle vie di accesso ai cantieri, aperture non protette con rischio di caduta dall’alto e documentazione carente. In particolare, sono stati segnalati aggiornamenti insufficienti nei piani di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi e nei piani operativi per la sicurezza.
L'indagine, portata avanti dalle forze dell'ordine, ha coinvolto 12 imprese edili, tutte sanzionate per violazioni al Testo Unico sulla Sicurezza (Dlgs 81/2008). L'attività meticolosa dei Carabinieri ha portato all'emissione di sanzioni per un totale di 100 mila euro e alla sospensione temporanea di tre cantieri, ritenuti particolarmente a rischio per la sicurezza degli operai.
Su questi fatti è intervenuta anche la Uil del Veneto con il segretario Roberto Toigo. “Qualche attività è stata sospesa perché presentava gravi mancanze legate al pericolo di cadute dall’alto. E' una delle fattispecie più comuni e, purtroppo, più pericolose. Occorrono formazione, preparazione e investimenti per evitare il ripetersi di situazioni come queste. E’ spaventoso pensare che questi operai stavano rischiando la vita ogni minuto che passavano in quei cantieri”.